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8 1/2 regia di Federico Fellini

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Scanlon     6½ / 10  21/01/2020 13:23:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ad un certo punto è anche una questione di gusti o semplicemente, riconoscersi o meno in ciò che si vede e difendere un'idea di cinema, che è diversa da altre. Per quanto non ami mai separare l'arte in "capolavori" e "varia mediocrità", non considero comunque 8 e mezzo una vetta del cinema senza tempo. Un tempo, la pellicola di Fellini ce l'ha certamente ed era il tempo in cui importare sul grande schermo l'universo sfumato e slegato dei sogni poteva costituire un'attrazione. Oggi come oggi, dopo aver sperimentato tanti e tanti modi di riprogrammare il concetto stesso di cinema, a scanso di ogni sperimentalismo gratuito, 8 e mezzo rimane un lavoro suggestivo ma al contempo un'opera provvisoria, confusa, i cui tasselli non sono perfettamente giustapposti, se non soltanto accidentalmente accostati come materia viva e grezza ma non lavorata. Crisi creativa che diventa crisi esistenziale e coniugale, metacinema, un testo che rimanda solo a se stesso e che parla di sé stesso, la vera confessione la rende Mastroianni-Fellini quando nella più bella scena in notturna, dialogando con la Falk, sbotta con un "Non ho niente da dire !... ma voglio dirlo lo stesso". Ecco, dietro l'apparente motivazione artistica si cela in realtà lo spettro di un autore che vede esaurire la sua vena. Del resto, La dolce vita una trama vera e propria non l'aveva, idem 8 e mezzo, idem Giulietta degli spiriti, idem il restante Fellini. Un rifugio continuo nei tortiglioni della mente e dei suoi stati paranoici più profondi. A farla breve, e chiudendo il discorso, 8 e mezzo si nutre di spunti interessanti ma a visione ultimata, si ha la sensazione di una lavoro che sarebbe stato degno di sorte e realizzazione comunque migliori.