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PAISA' regia di Roberto Rossellini

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ULTRAVIOLENCE78     7 / 10  08/09/2009 07:57:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rivedendolo oggi a distanza di anni, mi è sembrato la cronaca romanzata degli “ultimi fuochi” della secondo conflitto mondiale. Attraverso una messinscena d’impronta documentaristica, Roberto Rossellini imbastisce una narrazione che dal generale, la guerra, si riflette sul particolare con uno sguardo che si sofferma soprattutto sui drammi individuali di amori spezzati dalla violenza della belligeranza. Ma, dei sei, l’episodio più bello non riguarda il dolore di amanti che non riescono più a ritrovarsi, bensì l’innocenza negata di un bambino tragicamente immerso nel degrado e nella povertà. I suoi occhi rivolti verso il soldato americano fanno ancora male e valgono molto più del languore di una donna innamorata: “cosa vuoi che sia un paio di scarpe in confronto alla miseria in cui sono costretto a vivere ogni giorno” sembrano comunicare. E poi l’incredulità del militare che, impietosito, pare prendere coscienza soltanto allora della meschinità di tutto quel “fragore”. Probabilmente una delle scene più potenti di tutto il neorealismo.
Per il resto, alla stregua di “Achtung banditi” di Lizzani, si tratta di un importante documento che testimonia le atrocità e le sofferenze patite in Italia durante la resistenza, anche se, a mio avviso, poco vigoroso per come queste sono raccontate.