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BLACK HAWK DOWN regia di Ridley Scott

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5½ / 10  30/10/2006 22:20:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Due ore di film bellico monolitico e tedioso che denuncia clamorosamente l'ambiguità di Ridley Scott: è facile facilissimo dissertare sulla sua vena reazionaria al cui confronto "I berretti verdi" di John Wayne o la saga di Rambo sembrano prototipi ideali dell'antimilitarismo, è facile indignarsi davanti alla rozza propaganda dei marines à la Soldato Jane ("sono qui per spaccar teste, signore" - ugh), eppure va anche osservato che ben pochi film di guerra recenti hanno saputo testimoniare la ferocia della guerra la recrudescenza della carne logorata come bestiame, la degenerazione dell'umanità e del "mestiere delle armi" (per dirla con Olmi) come questo film.
Opera ambigua e ideologicamente inaccettabile, artisticamente prevedibile e piu' convenzionale di un qualsiasi autore di serie (Cosmatos tanto per dirne uno) ma anche profondamente realistica nella sua truculenza.
Se poi l'obiettivo di Scott era quello di sposare l'idealismo yankee a una denuncia universale della guerra, è difficile e intollerabile capirlo.
Va anche detto che il film è girato splendidamente, che tecnicamente Scott ha ancora qualche freccia al suo arco (memorabili gli elicotteri che sorvolano raso terra il paese distrutto, e ricordano vagamente l'"Apocalypse now2 di Coppola) ma è in tutta l'impotenza della sua fastidiosa noia, dei luoghi comuni sbandierati ad ogni immagine, del fine (ripeto: propaganda meschina o un piede in due scarpe?) irrisolto che resta soprattutto un'incognita, e comunque un'occasione mancata sì, anche se non il disastro temuto che molti inconscientemente annunciano