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CASE 39 regia di Christian Alvart

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  28/01/2010 14:53:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A quanto pare il genere con bimbetti indemoniati continua a tirare,sono infatti numerose le pellicole di questo tipo uscite negli ultimi tempi.Purtroppo “Case 39”,diretto da quel Christian Alvart considerato da molti autore da tenere sott’occhio,non raggiunge il pregevole livello di film come “Joshua” o “Orphan”.Responsabile di ciò uno script risaputo che nemmeno la mano del regista riesce a raffinare, per quanto questi si impegni offrendo un paio di spaventi ben assestati e qualche situazione piuttosto inquietante.
Un thrillerino con sfumature horror senza acuti,velocemente archiviabile, capace di creare un discreto alone di mistero solo inizialmente, per quanto si intuisca subito che qualcosa di ben più oscuro si celi dietro le malefatte di una coppia accusata di abusi sulla loro figlioletta.
Già a partire dal nome della bimba,Lilith(famigerato demone femminile),è deducibile la natura della piccola,ottimamente interpretata da Jodelle Ferland,giovanissima ma già apprezzata in parecchi film tra cui “Tideland “ di Gilliam.
Molto meno a suo agio la Zellweger,sempre più bruttina ed impegnata a sfoderare l’abituale campionario di mossette e faccine al limite del sopportabile.Discutibile inoltre la forzatura che precipita gli eventi,invero troppo fantasiosa,presa per buona solo in concomitanza con uno sviluppo adeguato che in questo caso non è possibile osservare.
Va specificato che il film si lascia seguire,non presenta gigantesche lacune e tutto sommato evidenzia qualche capacità da parte di Alvart.Certo,era lecito aspettarsi molto di più che l’ennesimo racconto su Damien e i suoi sulfurei fratellini.