ferro84 9 / 10 28/01/2008 00:25:59 » Rispondi Chi sono io per giudicare un classico? E'innegabile che Umberto D fa parte di quei film che vanno visti non per il piacere della visione, le emozioni che comunica sono di angoscia, solitudine, amarezza, disillusione, eterno perchè incredibilmente attuale.
In fondo chi è che non teme una vecchiaia come quella di Umberto D? E pensare che è stato fatto in un periodo quando ancora non si parlava di "crisi dei valori" e bla bla, segno che l'umanità è sempre la stessa e chi ha la sensibilità di raccontarla riuscirà a creare un'opera eterna.
Due appunti personali devo fare, sulla colonna sonora fastidiosamente assordante che aumenta il tono melodrammatico (tipico è vero di un certo cinema del passato ma qui si va oltre un pò troppo) ed a alcune scelte stilistiche tipico neoraliste che sanno si sterile formalismo (la scena del risveglio della servetta tanto famosa, ma per me tanto inutile e prolissa).
Ad ogni modo piccoli difetti contestualizzati per un classico senza tempo