caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LADRI DI BICICLETTE regia di Vittorio De Sica

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     8½ / 10  08/03/2011 15:34:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando una semplice bicicletta diventa ragione di vita in un'Italia confusa e miserabile,dove un padre ed un figlio si imbarcano in un'avventura di struggente quotidianità tra ladruncoli,poveracci e carabinieri che hanno di meglio da fare... Perché anche una bici può diventare l'unico motivo per andare avanti,e quando non sai più come riuscire ad arrivare al giorno dopo puoi ridurti al peggio,pure tu puoi diventare un ladro di biciclette.

Film di enorme spessore culturale,al di là dei gusti (ho preferito Sciuscià) è nella storia del cinema per quello che rappresenta e per lo spaccato romano pieno di partecipazione ma anche senza ipocrisia di un'umanità ritratta senza filtri. Sul banco d'accusa non va nessuno in particolare ma le freccate a chiesa e istituzioni sono forti,e le vicissitudini che colpiscono padre e figlio scatenano un forte senso di amarezza nello spettatore perché entrambi,alla fine,sono persi in balia della strada come di una metaforica corrente che li sballottola di qua e di là.
C'è una sensazione di impotenza che non diminuisce mai anche grazie alle facce rassegnate dei bravissimi protagonisti presi direttamente dalla strada,che tra l'altro dimostrano l'incredibile capacità del regista di poter far recitare con convinzione chiunque e soprattutto i bambini; ancora una volta infatti il bambino e l'innocenza dell'infanzia ha un ruolo centrale: accompagna il padre all'interno di questa ricerca disperata,è quello che lo salva più volte prima col proprio giudizio (chiama il carabiniere quando sta per essere aggredito),poi con il proprio dolore (le sue lacrime lo salveranno dall'arresto) e nel finale probabilmente sarà l'unico motivo di conforto e speranza per andare avanti,in una fine che di speranzoso ha poco o nulla.
Troppo pessimista,ma lo è perché ritratto di una realtà senza compromessi e senza alcuna forma di mascheramenti in cui il campionario di facce umane passa dal compagno di partito che aiuta il povero disgraziato amico al pedofilo che tenta di farsi amico il bambino in maniera subdola e viscida. Tutto è esplicito ed empatico senza bisogno di forzatura alcuna,questo è il grande merito del cinema di De Sica.