caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

OSSESSIONE regia di Luchino Visconti

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
amterme63     8½ / 10  24/12/2006 14:52:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ossessione lo si può tranquillamente guardare anche oggi. Sinceramente a me è piaciuto e soprattutto sono rimasto colpito dall’interpretazione superlativa di Massimo Girotti. Riusciva a rappresentare con grande efficacia e naturalezza il giovane sicuro del potere della sua bellezza e spavalderia, e il dolce innamorato travagliato dalla forza del sentimento. Qui Luchino Visconti dimostra grande maestria del mettere in giusto risalto il ruolo di Gino, nelle sue sfaccettature.
Nel tema segue un po’ la moda dei film degli anni Quaranta, con storie intense e morbose. La novità – vista l’epoca fascista in cui uscì il film – sta nell’anticonformismo dei personaggi e dell’ambiente descritto. Qui non siamo in mezzo a velluti e broccati con gente raffinata, siamo nella polverosa e afosa Bassa Ferrarese. I protagonisti sono piccoli borghesi mediocri o annoiati, l’”eroe” è un vagabondo ai margini della società. In scena poi entra il tradimento coniugale e l’assassinio: insomma ce n’è abbastanza per disegnare un quadro sociale non proprio idilliaco. Infatti molti gerarchi fascisti storsero la bocca all’uscita di questo film. Alla fine naturalmente l’ordine viene ristabilito, ma la figura di Gino il vagabondo risalta comunque su tutte e non viene minimamente sminuita.
Nel film c’è un velatissimo accenno all’omosessualità nell’episodio del girovago artista e anche una riabilitazione morale delle donne indipendenti, con il sacrificio della propria reputazione da parte della giovane ballerina.
Interessante è il ritratto dell’Italia degli anni ’40. Che impressione vedere le città invase da tante biciclette, gente a piedi tranquilla, carrozzine a forma di cigno che vendono gelati … Soprattutto quando qualcuno aveva un incidente stradale subito si fermava un sacco di gente per prestare aiuto, e poi se qualcuno gridava in città si radunava tanta gente per vedere se c’era bisogno di intervenire.
La solidarietà della vecchia Italia mi sa che è andata persa.