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SHUTTER ISLAND regia di Martin Scorsese

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Scapigliata     7½ / 10  19/03/2010 20:28:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il paziente 67 non si fatica a scovarlo fin dai primi istanti. La sceneggiatura è traballante e imbrogliata su se stessa, i grovigli non si annodano e si sciolgono nei corridoi della mente come farebbe un Lynch, ma Scorsese se la cava comunque in una direzione per lui "sperimentale".
Di fronte a lunghe carriere, il percorso di un regista deve tenere, altrimenti c'è il ritiro dopo pochi capolavori per la mitizzazione assicurata. Se sia valido fino alla fine, lo si stabilisce nella capacità che ha di sapersi rinnovare col passare degli anni, tentando strade nuove anche senza riuscire egregiamente, ma intanto provandoci, e non rimanendo arroccato a quel cinema che da tempo non si sa più raccontare, magari prendendosi pure sul serio sfornando lo stesso film dietro l'altro.

Con Shutter Island non ci si addentra abbastanza nelle ossessioni e nella follia, che rimangono dipinte sui fotogrammi di qualche sequenza (girate in maniera superba come Martin sa fare), e in qualche associazione mentale piuttosto interessante. Il resto vacilla, con un Di Caprio che più matura più migliora, per poi riprendersi con un bellissimo interrogativo finale che spiazza tutti, pazzi e non.

La tematica poteva essere sfruttata meglio, è vero, ma il tocco d'arte rimane e non lo si può ignorare.