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SUL LAGO TAHOE regia di Fernando Eimbcke

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  13/01/2010 11:02:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Accolto molto bene all’ultimo Festival di Berlino “Sul Lago tahoe” è un film curioso,maledettamente adescatore ma alla lunga sfiancante nella sua rigorosa messa in scena sperimentale,costruito com’è attraverso brevi e rari dialoghi,con inquadrature fisse a celebrazione di un immobilismo e una staticità spesso esasperanti,combinate a bruschi stacchi di montaggio che danno al film una forma particolare,quasi fosse costituito da una serie di fotografie mostrate in sequenza.
Fernando Eimbcke utilizza uno stile molto personale,poco convincente per chi scrive, al fine di illustrare la storia di Juan,ragazzino finito con la sua auto contro un palo della luce,costretto a girovagare per una desolata cittadina messicana alla ricerca del pezzo danneggiato.In realtà il suo “viaggio”,spesso infruttuoso,è utilizzato come pretesto dietro il quale occultare il vero obiettivo del regista,mostrare la sofferenza e l’elaborazione del dolore,l’accettazione di esso mediante un iter costellato da personaggi bizzarri e sopra le righe.
Noioso,spesso colpevolmente compiaciuto nella sua esibizione formale, appare come un film singolare ma insipido,troppo freddo e distaccato per trasmettere qualcosa che vada oltre una curiosità destinata ad assottigliarsi velocemente.