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BELLISSIMA regia di Luchino Visconti

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  20/10/2006 22:14:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Bellissima" - come del resto un film solo apparentemente esile come "Lo sceicco bianco" - è un film che racconta in modo mirabile le attese e le speranze (ma anche i sogni) riposti nell'Italia del dopoguerra alla ricerca di un futuro migliore per se stessi o i propri figli.
Se il film di Fellini enfatizzava la fuga reale nel mondo dei sogni (che tali infatti si rivelano), in Visconti c'è un desiderio costante di penetrare quel sogno e viverlo interiormente, o anche indirettamente.
E' un film che rievoca probabilmente l'enorme peso che ha avuto nel paese la distribuzione di tante pellicole Usa rimaste per anni proibite in pieno regime fascista.
Chi non ha mai amato la Magnani, non troverà modo di cambiare idea: è sempre lei stessa, magnifica e caciarona, sempre illuminata dall'ascendenza di una recitazione viva, palpitante, estrema, e per questo straordinariamente VERA. In pratica, è antitetica proprio a quel mondo di sogni che il suo personaggio vede e vive, cercando invano di proiettarlo nella sua bambina.
Un regista come Blasetti si presta al ruolo scomodo di antipatico selezionatore di provini (nei panni di se stesso), e Chiari offre una delle prove piu' convincenti della sua carriera, mostrando già i germi infetti che proietteranno quel mondo del cinema al vademecum di illusioni di Pietrangeli e affini.
Visconti ama il cinema, ma se ne separa, come del resto ha fatto spesso nei suoi splendidi esigli teatrali.
E' un modo diverso di fare del neorealismo, un paradosso se vogliamo visto che i maggiori cineasti italiani dell'epoca raccontavano quell'"altro mondo" che i sogni li coltivava invano, e non a caso Blasetti stesso -con Visconti - inauguro' quel memorabile filone