caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SENSO regia di Luchino Visconti

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ZanoDenis     7 / 10  20/05/2015 17:12:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senso è un prodotto abbastanza particolare nella filmografia di Visconti, di certo non uno dei suoi migliori. E' uno dei suoi primi kolossal storici e ha allo stesso tempo parecchi pregi ma anche parecchi difetti:
Sul lato tecnico-visivo non si può dire proprio nulla, scenografie, costumi, trucco, e anche fotografia e regia sono decisamente validi, certe sequenze sono di un fascino ipnotico, su tutte la bellissima Venezia notturna desolata, con qualche probabile riferimento pittorico, perché si, quelle location sembrano uscite da un quadro.
Sul versante narrativo invece si scricchiola molto, trattato tutto in tono ipermelodrammatico, Visconti mette troppa carne al fuoco, senza riuscire ad approfondire nulla a dovere: la tematica dell'amore, dell'adulterio e della guerra italo-austriaca possono appassionare parecchio, anche a me risultano abbastanza interessanti, ma lasciano quell'incompletezza che non fa apprezzare del tutto la pellicola.
Visconti dipinge la storia d'amore proprio correlata, anche troppo, alle vicende politiche del tempo, alla fine non si capisce quale sia il preciso messaggio che vuole far passare, forse una potenza dell'amore che va oltre i valori patriottici? In quel caso il finale smentirebbe tutto, ecco il finale, altro elemento di ambiguità, in perfetta opposizione a cio che accade nel resto del film ( anche se bisogna ammettere, che proprio quei minuti finali sul lato tecnico e recitativo, sono stupendi eh). Forse Visconti vuole far intendere che l'amore o in questo caso l'illusione, può annebbiare?
Non lo so, lascia molti dubbi, alla fine da quella certa impressione di scadere nel polpettone, qualche momento di troppo, un'esagerata enfatizzazione, qualche moralismo di troppo (ad esempio i dialoghi tra i due amanti sull'ingiustizia della guerra, sull'amore che andrebbe oltre queste frontiere e blablablabla).
Il 7 è più per il lato tecnico che per quello narrativo, non mi ha totalmente convinto e Visconti ha fatto certamente di meglio.