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SENSO regia di Luchino Visconti

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ULTRAVIOLENCE78     9 / 10  28/02/2008 09:32:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Senso" è un film che, alla stessa stregua di "Casablanca" o del "Dottor Zivago", riesce a descrivere il fenomeno della guerra in tutta la sua assurdità e in tutta la sua inutilità al cospetto delle tragedie umane particolari, che dal loro piccolo si ergono a drammi universali. Il sacrificio della ragion di Stato per le ragioni del cuore, che Livia commette per il suo inoppugnabile amore per Franz, costituisce il paradigma perfetto per la rappresentazione di quella follia collettiva, la quale viene svuotata di contenuto e di senso di fronte a ciò che più preme all'"uomo" e ai sentimenti più profondi che animano la sua vita.
Ma rispetto a "Casablanca" e al "Dottor Zivago", la passione della donna innamorata dovrà fare i conti non soltanto con tutte le avversità esterne che ostacolano il suo amore, ma anche con i sentimeni più bassi e spregevoli che nell'uomo coabitano con quelli più nobili: la "messa in scena" di Franz sembra rappresentare la parte ingannevole e beffarda della vita, che da sempre si perpetua prendendosi beffe degli uomini, i cui conflitti privati non sono che riflessi di quelli più grandi che coinvolgono intere popolazioni.

Film curatissimo nei minimi particolari: dai dialoghi (in cui Visconti si vale della preziosissima collaborazione di Tennesee Williams), alla scenografia (davvero stupefacente) alle musiche (Anton Bruckner, Giuseppe Verdi).