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ROCCO E I SUOI FRATELLI regia di Luchino Visconti

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Crimson     9½ / 10  24/01/2008 15:35:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un capolavoro che rimane immutato perchè è un film di significati non soltanto legati al periodo storico difficile e delicato in cui è ambientato.
Per me stenta un pò a decollare nei primi tre quarti d'ora; successivamente la crescita dei personaggi e le loro differenze marcate disegnano scenari di grandissimo impatto emozionale. Un film intenso, rabbioso e angosciante, in cui l'uomo si misura con sè stesso e con il contesto che lo accompagna.
Vincenzo, menefreghista e trasparente, un personaggio che colgo in una natura pesantemente negativa e egoista. Potrebbe accadere di tutto attorno a lui, ma rimane sempre nella sua posizione di chi 'ha una famiglia' e deve sacrificare tutto per essa.
Ciro, il più equilibrato, forse spesso esprime poca personalità ma è quantomeno coerente nella sua moralità.
Simone (un grandissimo Renato Salvatori), perduto nella propria natura ribelle in un contesto che lo frena e lo isola, non ha le chiavi per ricongiungersi col nucleo che lo potrebbe risanare. I suoi due atti criminali (tra le scene più ricche di pathos del film) ci appaiono come tentativo di riaffermare il proprio onore perduto e al tempo stesso esercizio di una moralità definitivamente perduta, persino aberrante, alla quale tuttavia la famiglia tramite Rocco mostra ancora uno scudo protettivo di perdono e comprensione che si rifanno a codici insiti nella natura del rapporto di consanguineità, che trascende dall'atto stesso, che non segue le leggi ordinarie della società.
Rocco è colui che perdona tutto in nome di questo codice, amatelo o detestatelo per questa sua bontà estrema e persino ingenua, ma almeno considerate l'umanità che è in grado di esprimere.
Il lavoro come fonte di generazione di sè stessi e dei propri piccoli obiettivi, di affermazione della propria personalità nella difficoltà di un contesto avverso e spesso incomprensibile.
Luca, il predestinato, colui che tornerà a O Paese per dar frutto della propria esperienza, l'incarnazione del sogno che tutto anche giù possa un giorno cambiare, il ricongiungimento con un'identità che non deve rimanere integra anche se esercitata in un luogo lontano nel quale è difficile riconoscersi.
Luchino Visconti e Suso Cecchi D'amico, milanese e romana, non sò come siano riusciti a scrivere questo capolavoro che probabilmente ancora al giorno d'oggi solo i meridionali possono capire appieno, e perdonate questa piccola presunzione.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  13/03/2011 23:08:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che tu abbia ben colto lo spirito di questo immenso capolavoro(meglio specificarlo perché il termine "capolavoro" è stato spesse volte - anche dal sottoscritto - abusato).
Crimson  14/03/2011 21:31:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Steppen, grazie per la risposta. Sai, Alain Delon è il mio attore preferito di ogni tempo, Alesa Karamazov assieme al fratello Ivan il mio personaggio letterario preferito, Visconti uno dei miei registi preferiti, sono emigrato a Milano dalla Terronia anni fa (poi per fortuna la mia vita ha preso strade diverse)...dietro il valore pervasivo di questo capolav... ehm film ci sono anche tutte queste strane coincidenze.
Anch'io adoro Le samourai, appena avrò tempo leggerò senz'altro il tuo saggio, ehm commento a riguardo. Se e appena io invece avrò terminato il mio saggio su Film Blu sul mio blog mi piacerebbe fartelo leggere.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  16/03/2011 11:51:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Volentieri, Film Blu è forse quello che ho preferito tra i vari film di Kieslowski!
Su Alain Delon posso dire che pur non avendo visto troppi film con lui, già i soli "Le Samourai" e "Rocco e i suoi fratelli" basterebbero a farlo entrare di diritto nella storia del cinema!
Presto vorrei vedere(appena saranno pronti)"Le cercle rouge" e "Nouvelle Vague", entrambi con Delon, film che mi interessano moltissimo!
Quanto a Visconti devo ammettere la mia totale ignoranza, avendo visto soltanto questo "film"(che definirei più che altro un capolavoro assoluto)e "Morte a Venezia", che è ormai diventato da tempo uno dei miei film preferiti.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  16/03/2011 11:52:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, dimenticavo... dovrei assolutamente vedere "L'eclisse" e "La prima notte di quiete", che altrettanto mi interessano! A presto!
vieste84  17/11/2013 19:21:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
i senza nome per me è superiore a le samourai......anzi forse è il miglior film di Melville, nonché il miglior polar francese e forse tra i primi 3 noir mai realizzati...vedilo te lo stra consiglio
Crimson  17/11/2013 20:08:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no, è il miglior film di tutti i tempi.
p.s. tempismo perfetto, sono sicuro che Steppen seguirà il consiglio!