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DISTRICT 9 regia di Neill Blomkamp

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julian     8 / 10  10/10/2009 23:46:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da Siegel e Wise nei fantascientifici anni '50, passando per Spielberg e Scott in tempi più recenti, fino a Neill Blomkamp oggi, con tantissime parentesi secondarie nel corso di questi cinquant'anni: gli alieni nel cinema.
Si potrebbe dire: da carnefici a vittime, da pericolosa e ignota minaccia fino a diventare un'altra delle tante razze segregata e sottomessa.
Il film sugli alieni che ci viene proposto oggi è più che mai anomalo, costruito sotto forma di mockumentary, un genere salito alla ribalta ultimamente.
La cosa più bella di questo plot originalissimo è il realismo con il quale la fallita invasione aliena la si fa passare per uno dei tanti problemi di integrazione, un problema prettamente "terrestre" che non riguarda guerre tra mondi o cose del genere. I gamberoni vengono confinati nel Distretto 9, sorta di ghetto, abbandonati a loro stessi, con il conseguente proliferare di mercati clandestini di armi e cibo portato avanti da gruppi di malviventi nigeriani.
Il fatto che gli extraterrestri diventano in tutto e per tutto una delle gang dei sobborghi di Johannesburg è proprio ciò che di più interessante c'è in questo film.
Notevole però anche la storia di Wikus: parte da incaricato allo sfratto dei gamberoni e diventa uno di essi. Il contagio lento e inesorabile è da sudar freddo. Quasi commovente la sua fine.
Un prodotto interessante, atipico film sugli alieni, atipico film sull'apertheid, sul razzismo e sull'immigrazione (lo dimostrano anche le locandine con i divieti, andetele un pò a vedere...), fusione di generi strana ma ben riuscita.
L'unico errore, secondo me, sta in questo voler insistere a spacciare il film per un collage di riprese televisive e interviste (cfr Redacted, Rec e Cloverfield per i quali tuttavia questa tecnica era totalmente giustificata).

Ah domanda: ma la lingua dei gamberoni è decifrabile o no ?
al_fred78  14/10/2009 21:50:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione Julian,non sono tanti i film che incarnano cosi tante metafore messe insieme in un film.Un film che non fa sconti con con tutto quello che succede in realtà