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LA CADUTA DEGLI DEI regia di Luchino Visconti

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elio91     8½ / 10  19/02/2013 17:02:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono un viscontiano accanito dato che l'ho trovato spesso un autore prolisso e incline ad essere pesante ma qui c'è solo da togliersi il cappello.
La Caduta degli Dei non è esente dalla pesantezza greve dato anche la struttura quasi romanzata del film, pieno com'è di personaggi, intrecci, riferimenti storici e metafore esplicite (ed esatte) sul rapporto tra nazismo e borghesia; ma risulta avvincente per la messa in scena precisa, le grandiose performance degli attori e una sceneggiatura pressoché esente da difetti. Gli si può criticare solo la difficoltà iniziale di comprensione tale che diventa un pò difficile entrare nei meccanismi della trama ma poi c'è solo da ammirare.
Alcune sequenze sono grandiose, ma anche se come prova recitativa tutti si equivalgono nella loro bravura (Ingrid Thulin, Bogarde, Orsini) il personaggio di Helmut Berger rimane impresso per la sua totale depravazione e concessione illimitata al vizio. Pervertito, pedofilo, e come i borghesi manovrato dal burattinaio con la svastica.
Perché qui sta la bravura di un film arrivato molto in anticipo sui tempi e di grande intelligenza: parlare del nazismo trasferendo però il fulcro del racconto su una famiglia di arrivisti moralmente bestiali.
Una sorta di rilettura all'acido fenico dei Buddenbrook di Thomas Mann.