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MORTE A VENEZIA regia di Luchino Visconti

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JOKER1926     7 / 10  29/11/2014 16:02:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei titoli che coniuga inesorabilmente Visconti con la coerenza e il portamento dei suoi lavori è "Morte a Venezia", ideato negli anni settanta, il film è impregnato nel nome di vicende strane e quindi di interesse. Parliamo di un altro film d'autore.

"Morte a Venezia" posa le sue forme su una storia schiacciata e dunque esaltata quasi esclusivamente da una sceneggiatura che cura da vicino le sorti del personaggio, un musicista in esilio, interpretato da Dirk Bogarde.
La storia infatti vive su un asse che definire ridotto funge, in questo caso, da eufemismo, nulla di più. In "Morte a Venezia" subentra, in verità, altro. E' importante captare i silenzi (parliamo di un film che gioca per tutto il tempo sul vuoto di dialogo), il film comunica attraverso lunghi silenzi. Per comunicare, o perlomeno per farsi capire, non è essenziale munire i personaggi di monologhi o cose del genere; Luchino Visconti riesce pienamente a soddisfare con il suo stile di classe e di estetismo.
Ideazioni di estetismo che si rincorrono tutto il tempo cercando di vivere e morire nel concetto di bellezza; a tratti il film diventa schiavo del suo stesso forzato sogno; ma non è, a nostro avviso, un difetto; siamo di fronte all'irrealtà (il Cinema nasce come finzione) e allora la totalità del progetto artistico italiano viaggia nel mare della sua logica e del suo intento.