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RAGAZZA TUTTA NUDA ASSASSINATA NEL PARCO regia di Alfonso Brescia

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Alpagueur     5 / 10  02/11/2020 12:39:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Abbastanza dimenticabile… se non fosse per il miglior titolo di film giallo di sempre (?). Non dico che sia molto più allettante menzionare una ragazza morta nuda nel titolo di un film dell'orrore ma, in tutta onestà, una descrizione molto più accurata sarebbe stata "Ragazzo completamente vestito ucciso nelle montagne russe in un parco di divertimenti"…La trama di questo giallo italiano ultra-oscuro ruota semplicemente su questo ricco signore che è stato trovato ucciso durante un giro nel tunnel degli orrori, solo pochi istanti dopo aver stipulato un contratto di assicurazione sulla vita da un milione di dollari! Invece di pagare subito la somma, la società assegna il caso ad uno dei suoi loro migliori investigatori, il quale si infiltra nella famiglia della vittima seducendo la figlia più giovane. Naturalmente c'è una ragazza nuda trovata uccisa nel parco (la sorella), solo che arriva dopo un sacco di intrighi familiari e presentazioni di personaggi. La scoperta della ragazza nuda nel parco preannuncia l'inizio di una serie di omicidi inventivi, folli colpi di scena ed efficaci false piste, quindi dopo tutto il titolo non è così fuorviante. La storia di questo film è più o meno da manuale del giallo, ma il plot è piuttosto lento e lo stile visivo non è poi così impressionante. Le sequenze degli omicidi sono piuttosto docili (nessun modus operandi originale) e il film non presenta sequenze di suspense davvero memorabili. Tutto questo probabilmente chiarisce perché "Ragazza tutta nuda assassinata nel parco" sia ancora molto sconosciuto e incredibilmente difficile da scoprire anche nel mondo dei dvd. Inoltre, il cast non contiene nomi famosi e il regista Alfonso Brescia non è un regista da giallo così prominente come, diciamo, Sergio Martino, o Umberto Lenzi, o Dario Argento, o Lucio Fulci, o Antonio Bido, o Armando Crispino. Tuttavia, ci sono un sacco di cose da consigliare ai fan del giallo ben addestrati, come una buona dose di squallore, buona musica e un climax piuttosto demenziale. E un titolo assolutamente fantastico, ovviamente. Il 1972 è stato un anno particolarmente prolifico per il giallo all'italiana, ma questo film è uno dei peggiori dell'epoca. Salvo la scena iniziale, quella del tunnel degli orrori, che verrà ripresà 3 anni dopo (con ben altro risultato estetico ed impatto emotivo) da Umberto Lenzi per "Gatti rossi in un labirinto di vetro", e se vogliamo anche il prologo in b/n che pesca nel torbido della seconda guerra mondiale, a Berlino nel 1945 (quando si vuole agganciare il movente dell'assassino a fatti storici realmente accaduti bisognerebbe studiare meglio la sceneggiatura, non so magari prendendo esempio da Antonio Bido ne "Il gatto dagli occhi di giada"?).