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LA FIGLIA DELL'INGANNO regia di Luis Buñuel

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elio91     8 / 10  03/10/2010 00:14:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una carriera incredibilmente lunga e profilica comporta inevitabilmente alti e bassi,anche se stiamo parlando di uno dei registi più importanti del secolo scorso. Ma ciò che rende grande Bunuel è il suo essere quasi un "terrorista" dei generi,capace di inserire spesso all'interno di storie convenzionali solo all'apparenza mazzate e feroci critiche ad ogni forma di perbenismo,o alla chiesa... Questo accade maggiormente nel periodo messicano.
La figlia dell'inganno fa parte di questo periodo in cui il geniale regista sforna film con una velocità impressionante e che non sempre riusciti ma spesso,come nel caso specifico,se non interessanti risultano molto ma molto belli. Ed è ancora una volta,sarebbe anche inutile dirlo,un Bunuel fuori dagli schemi che mette in scena una vera e propria commedia che non è mai tragedia pur con toni apparentemente pesanti ma smorzati sempre da risate.
Si ride molto e ci si riesce addirittura ad emozionare. La scelta degli attori è fatta con scelte oculate,i due scagnozzi/amici di Don Quintin sono eccezionali e sono il vero motore dietro la risata facile che coglie lo spettatore.
Non guasta nemmeno l'inaspettato finale per una volta felice in cui anche il protagonista si permette di rompere gli schemi parlando direttamente alla telecamera.
Ma la sequenza da ricordare davvero,quella sì indissolubilmente bunueliana,è quando il prete si avventura nell'"infierno" di nome e di fatto in mezzo a ballerine seminude che scappano alla sua vista e l'imbarazzo dei presenti.
Piccola perla semplice e genuina da ricordare nella vasta filmografia di questo regista indimenticabile.
Terry Malloy  15/01/2014 23:56:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento, quando vuoi sei bravo.
A me sto film fece morire dal ridere