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GROTESQUE (2009) regia di Kôji Shiraishi

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StranzCronenber     7½ / 10  08/11/2009 13:07:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero non capisco.
Se guardo un film drammatico, non pretendo effetti speciali, trama complessa e fotografia eccezionale, ma voglio semplicemente che mi colpisca al cuore.
Se guardo un film d'azione, non pretendo psicologie approfondite e grossi scossoni emotivi o capacità di denuncia. A film come 007, attribuisco un bel voto se l'azione è coinvolgente.

Pochi sono i titoli che racchiudono in se tutte le caratteristiche desiderabili.
E questi sono i CAPOLAVORI, che nella scala da 1 a 10 meritano 11.

Ed invece, perché dai film horror si pretende sempre che abbiano tutte le qualità di ogni altro genere, inglobate in un'ora di pellicola, e non per definirli capolavori ma per dargli dei buoni voti?
Proprio non capisco.
Ho visto dare voti altissimi a Drag me to hell, dalle pretese assolutamente spropositate, e a mio parere disattese.
Ora vedo massacrare questo film.
E’ un film non "sulla", ma "della" violenza, del sadismo, della tortura fisica e psicologica, della schiavitù, delle nefandezze dell’animo umano.
Di conseguenza ciò che vediamo rappresentato non è altro che, appunto, violenza e nefandezze di ogni genere. E senza alcuna remora o timore di censura, Shiraishi Kôji inscena un teatro dell’orrore che sbeffeggia tutte le produzioni occidentali che invano hanno tentato di fregiarsi del titolo di film più violento mai girato.
Ovviamente, siamo lontani anni luce dai CAPOLAVORI che altri ci hanno regalato (penso non solo a Martyrs e A l’interieur, ma soprattutto all’insuperabile Salò di Pasolini).
Altrettanto lontani siamo però, da quelle banali e insulse operazioni commerciali propinateci con i vari e disgustosi (per motivi ben diversi dalla violenza esplicitata) Hostel, Frontiers, Saw e compagni scialba.
Innumerevoli volte ho desiderato che ad un certo punto il regista avesse il coraggio di mostrare come la vittima venisse evirata, ad esempio. E ciò non accadeva.
Innumerevoli volte ho desiderato che il regista avesse il coraggio di non tagliare la sequenza al momento topico, e ciò non accadeva.
Tante volte ho pensato che la tortura psicologica peggiore, quella a sfondo sessuale, avrebbe davvero messo k.o. i miei nervi, e invece niente di tutto questo veniva mostrato.
Bene, in questo breve compendio delle atrocità della durata di poco più di un’ora, tutto questo c’è.
In più di un'occasione sono stato tentato di chiudere gli occhi o volgere lo sguardo altrove, come raramente mi accade...
Insomma, cari amici sadici, ho avviato il dvd con l’intento di essere massacrato, e sono stato accontentato.
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  20/11/2009 00:08:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma hai mai visto uno qualsiasi dei 3 august underground ?
ma senza scomodare l'oltraggio per antonomasia...perfino ichi the killer è + violento di questa robaccia,,,io ho messo 4 a questo film e ho anche specificato ke non l'ho fatto per la trama assente, perche' in questo film io cercavo shok, violenza e puntualmente sono venuti a mancare....l'amputazione del piffero non si vede, e l'inkiodamento dello scroto è solo accennato,,, sicuramente per gente ke non bazzica l'underground + estremo è 1 film ke impressiona ma per me questo grotesque è 1 buco nell acqua, non impressiona,non disgusta e non osa.
bulldog  08/11/2009 17:49:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa Stranz ma stai facendo un po' di confusione.
A parte che citare nello stesso momento Salò, Martyrs e A l’interieur mi sembra un assurdità incredibile,Pasolini non è accostabile a quei discreti registuncoli di genere.

Poi guarda Hostel è su un altro pianeta rispetto a questo Grotesque,per ironia e genialità tributaria.

Questo Grotesque a mio avviso non è nulla,soltanto un tentativo fallito di stupire con la violenza.
E' un clone mal riuscito di altre pellicole.

StranzCronenber  08/11/2009 18:59:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Genialità tributaria di hostel?
Mah, non sono molto d'accordo. CHe hostel sia un film discreto, posso anche ammetterlo, ma che si tratti di una pellicola su un altro pianeta rispetto a questo Grotesque, penso proprio di no.

Martyrs e A l'interieur, a mio parere, sono due titoli eccezionali, annoverabili tra i migliori film del terrore degli ultimi decenni.
Mai tanta violenza è stata inscenata con una tale perizia e accortezza nel cesellare il contesto degli accadimenti, come in queste due pellicole.
Ovviamente, Salò rappresenta un'opera d'arte di livello superiore, e su questo non nutro alcun dubbio. Ma che citarli insieme sia un oltraggio, se permetti, credo non sia vero.
bulldog  09/11/2009 10:54:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Citare 2 film horror (sicuramente buoni) ed accostarli ad un opera di Pasolini,Salò tra le altre cose,mi sembra assolutamente fuori luogo.

Su Hostel è soggettivo,comprendo che non possa piacerti,certo è che parlare dei miglior film degli ultimi decenni mi fa sorridere...
non li considero tali.

StranzCronenber  09/11/2009 11:23:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
-- Ovviamente, siamo lontani anni luce dai CAPOLAVORI che altri ci hanno regalato (penso non solo a Martyrs e A l’interieur, ma soprattutto all’insuperabile Salò di Pasolini). --
Mi pare chiaro quanto ho scritto.
Da http://www.pasolini.net/saggistica_approfondSalo.htm:
"Per Pasolini il sesso di questi anni è obbligatorio, brutto e indigeribile, per cui abbiamo il sesso inteso come ***** e scatofagia, è la rappresentazione metaforica del rapporto del potere con coloro che gli sono sottoposti, di quella che Marx chiama la mercificazione dell'uomo, la riduzione del corpo a oggetto attraverso lo sfruttamento."
Cosa accade in questo Grotesque?
Che le vittime vengano ridotte ad oggetto/giocattolo per il divertimento del torturatore. Lui dice: fatemi eccitare. Ordina. Detiene il potere e lo usa contro i due soggetti sottomessi.
Come i quattro carnefici di Salò obbligano i prigionieri a mangiare i propri escrementi, il torturatore di Grotesque obbliga l'uomo ad odorare il liquido vaginale, e la donna a subire lo spruzzo di sperma sul proprio corpo inerme.
Ripeto, è ovvio che da un lato abbiamo una delle opere più importanti della storia del cinema mondiale, dall'altro un torture movie dalle basse pretese.
Ma che tra la poetica di Pasolini e la rappresentazione del sadismo di certo cinema orientale non via sia alcun contatto, è errato.
L'intento è lo stesso: denunciare la mercificazione del corpo e della sessualità, simbolo della libertà dell'essere umano.

Pasolini voleva colpire duro allo stomaco, stordire, nauseare, disgustare, shockare lo spettatore, perchè il popolo italiano si stava abituando alle peggiori nefandezze, senza fare una piega. Ed allora: vediamo se almeno ora reagite. Il sadismo diventa il mezzo di denuncia dello squallore in cui l'Italia stava sprofondando.

Film come Martyrs e A l'interieur usano gli stessi mezzi metaforici per denunciare il degrado sociale in cui l'umanità è precipitata.
Violenza, sopruso, tortura, degenerazione sono elementi tipici della vita di tutti i giorni, in quanto tali accettati come normalità. Eppure, se rappresentati sullo schermo si grida allo sgandalo...

bulldog  09/11/2009 12:27:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stranz ho capito al tua visione,la rispetto ma mi trovi distante.

A L'Interiour che io ho apprezzatto non usa alcuna metafora.
Martyrs è un buon prodottino ma gli accostamenti rimangono per me fuori luogo.
StranzCronenber  09/11/2009 13:17:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A l'interieur: all'interno, dentro.
Nel film gli orrori si realizzano tutti all'interno della casa.
Fuori infuria la violenza dei rivoltosi delle periferie, eppure, restano soltanto vicende accennate per contestualizzare politicamente il film.
Di fatto, le atrocità peggiori accadono nella privacy delle mura domestiche.
La metafora?
Beh, a me sembra chiarissima.
Mentre le forze dell'ordine si affaccendano per sedare le proteste degli emarginati, e tutta l'opinione pubblica crede o vuole credere che i mali della società siano limitati alle periferie (quindi agli estranei, in quanto quasi tutti sono cittadini di origine straniera), le mostruosità narrate avvengono in casa. I problemi, pertanto, non riguardano gli altri, ma tutti, anche chi si illude di esserne estraneo.
Anzi, probabilmente è l'intera società ad essere malata.
bulldog  09/11/2009 13:58:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stranz se ragioniam così ti trovo la metafora anche nell'ultimo film di Muccino.
StranzCronenber  09/11/2009 14:32:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uahahah
ok ok
per evitare una discussione su Muccino, sono disposto persino a dire che Vacanze di Natale è il mio film preferito!
bulldog  09/11/2009 14:36:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:-))