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TEKE TEKE regia di Kôji Shiraishi

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Ciaby     6 / 10  11/09/2009 21:32:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adoro Koji Shiraishi e sono convinto che sia uno dei pochi maestri contemporanei del vero cinema horror. Suo è il terrorizzante capolavoro "Noroi" l'unico horror da me visto (e ne ho visti tantissimi) ad avermi terrorizzato a morte. Fino ad oggi, Shiraishi ha sempre saputo mantenere vivo l'interesse del cinema horror giapponese, grazie a piccoli gioielli come "Ju-Rei", film di fantasmi solo all'apparenza derivativo ma tremendamente inquietante, "Carved" e lo splatter ultragore "Grotesque". Senza dimenticare poi il mediometraggio "Dead Girl Walking". Insomma, una filmografia foltissima che ha sempre saputo inquietare e disturbare.
"Teketeke" è l'ultimo film di Shiraishi, uscito in contemporanea al suo seguito nei cinema giapponesi ad inizio 2009. La trama a primo avviso pareva il classico j-horror: una leggenda urbana che, se ascoltata ti uccide dopo tre giorni di allucinazioni e incubi. Nulla di eccezionale, poi se il fantasma è quello di una donna tagliata a metà con i capelli lunghi e le ossa scricchiolanti.

Ma come ben gli amanti dell'horror asiatico sanno, Shiraishi è un regista in grado di trasformare, manipolare i clichè e renderli materia nuova. Eppure "Teketeke" (di cui ancora non ci sono subs anglofoni in giro e, per giunta ho dovuto vedere il film in giappo) in qualche modo si rivela un minor Shiraishi. Incredibilmente manierato (!), senza le invenzioni e la paura di "Noroi" e senza il suo stile inconfondibile di regia. "Teketeke" è una mezza delusione, ma è comunque un horror piacevole, intrigante e dotato di una trama interessante e comunque fascinosa, seppur in una sceneggiatura debitrice a "The Ring", con il susseguirsi di leggenda urbana-morte-indagine. Tutto calibrato da una strana fotografia che alterna colori freddi, glaciali ad alti acidi, così saturati da far male agli occhi.

Non manca il brivido (il rumore delle ossa spezzate che cigolano, come in una danza macabra, il teke teke del titolo), sempre palpabile, ma "Teketeke" non sarà di certo ricordato come un filmone e, pur trattandosi di un buon horror, si rivela assolutamente il peggior Shiraishi.

Molte sequenze memorabili, quasi tutte splatterose (indimenticabile la ragazzina tagliata a metà con il sangue che schizza contro la ringhiera dell'autostrada) confermano comunque il talento di un vero e proprio genio della paura.
Bathory  11/09/2009 22:57:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi vorresti dire che hai visto il film in lingua originale, senza sottotitoli e hai capito qualcosa?
Devo dedurre che parli fluentemente il giapponese!!Complimenti :D
Ciaby  12/09/2009 11:33:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non lo parlo fluentemente ma alcune cose le capisco. E poi la trama era facilmente seguibile.