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LAVORARE CON LENTEZZA regia di Guido Chiesa

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driver     6 / 10  07/10/2004 16:21:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A Venezia ne hanno parlato bene. Lasciamo perdere quello che dicono su quell'isola. Io che sono di Bologna, ci sono andato soprattutto per vedere la ricostruzione della città, non tanto per il tema (non ero ancora nato). La ricostruzione è abbastanza discreta. La regia non sarebbe neanche da buttare via, se non fosse per gli attori (si salva soltanto Valerio Mastandrea , ma solo perchè è l'unico professionista maschile di qualche fama presente nel film). Il voto è appena sufficiente perchè voglio dare un'iniezione di fiduccia alla Fandango, che deve andare avanti così, sperimentando su nuovi fronti e tralasciando il solito cinemaccio italiano di cassetta.
Vi chiedo un favore: nessuno deve applaudire alla fine del film (come invece è successo da me) per quella battutina finale: non si ride per una tragedia (ricordo che in Via Mascarella morì Lo Russo per colpa di quei movimenti).
Evito inutili e dispersive discussioni politiche: qui si parla di cinema. Evitatele anche voi, almeno in questo sito.
gerardo  07/10/2004 23:26:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...sì, ma il film, Guido Chiesa - insiemi ai Wu Ming - l'ha fatto con chiari intenti politici, altrimenti girava "Benvenuti a 'sti frocioni 4" .
Se qualcuno è morto - era un mio concittadino... - la colpa non è del movimento studentesco, di cui lo stesso Lorusso faceva parte, ma della repressione, cioè dei carabinieri, che hanno sparato, come è successo a Genova 3 anni fa.
Non vedo poi perchè non si dovrebbe ridere alla battutina finale, che veramente strappa gli applausi, fatta dal carabiniere calabrese (il grandissimo Max Mazzotta) ormai divenuto inconsapevolmente fan (l'innocenza del sottoproletariato?) della radio: è la battuta più politica di tutto il film! Ma se tu vuoi tagliarti le palle fai pure... Per me non ha senso andare a vedere un film del genere e sforzarsi deliberatamente di non trovarne il senso, per invitare poi al silenzio tutti gli altri. Pensa per te.
driver  08/10/2004 18:06:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non intendo di non trovare per forza alcun senso nel film. Consigliavo soltanto di non applaudire, chi se ne frega della "battutina" (la gente applaudisce per l'intero film, è ovvio, non per una frase), perchè bisogna pensare che erano dei tempi che per fortuna (te lo assicuro) non esistono più. E poi se non ci fossero stati i movimenti giovanili, non ci sarebbe stata la polizia e nemmeno quel morto. Stava per cadere il governo a causa di Lorusso. E lui non aveva colpa, se non quella di partecipare a quei movimenti. Epoca di tensione, paura, frustrazione, che per fortuna (nostra) ci siamo lasciati alle spalle. Meglio così. E' l'unica cosa chiarita bene nel film. Di chiari intenti politici. Sì, di tenersi il più possibile lontani quei tempi. Il finale è comico, ma è fatto soltanto per addolcire una sceneggiatura che fa tutto eccetto magnificare il 77 bolognese. E poi basta far diventare i carabinieri degli assassini. E poi basta parlare bene dei film italiani perchè sono italiani: se quella battutina fosse comparsa in un film di un altro paese (a caso, Stati Uniti) qualcuno, anzi molti, avrebbero urlato "americanata" o solite ca..te del genere.
gerardo  13/10/2004 16:02:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tu devi avere una visione molto originale dell'esistenza, per non dire dissociata e schizofrenica. Purtroppo anche paurosamente fantasiosa, e soprattutto sfacciatamente e allegramente qualunquista. Se analizzo le tue parole mi chiedo perplesso quale sia la tua ermeneutica riguardo al film – e alla vita -, quali siano state le tue fonti culturali e formative finora e, soprattutto, che ***** di film hai visto, ché la tua interpretazione è a dir poco allucinante. Per non parlare di quel moralismo idiota e (auto)castrante che consiglierebbe di non applaudire alla battuta finale del film (ah, no, la gente applaude per l'intero film, non solo per quella battuta: meno male!...). Sei tu quello frustrato, che ti neghi forzatamente il godimento di una battuta, di una trovata e di un’intera trama narrativa – invitanto gli altri a fare altrettanto -, non certo gli anni '70 e i suoi movimenti. Anzi, chi ha vissuto in pieno i fermenti di quegli anni si è divertito, ha creato nuove istanze culturali e politiche, ha portato alla lotta politica un significato nuovo, staccato dalle già vetuste strutture partitiche e istituzionali. Chi ha vissuto allora e ha creato quei movimenti, o ci ha partecipato, aveva dei sogni, delle necessità, di cambiare il mondo e lo stato delle cose, animato da idee forti e pulsanti. Basta leggere i tuoi commenti per capire che aridità intellettuale, politica, ideologica, morale e finanche emozionale ci sia oggi tra le nuove generazioni. Non c’è nemmeno lo sforzo di capire il proprio presente, figuriamoci il proprio passato. Vivi in una città – che io conosco molto bene, avendoci vissuto un anno e frequentata da sempre – che è stata un esempio e un riferimento per tutto il paese, fino a una ventina di anni fa e per quasi 50 anni, un riferimento di vita sociale, politica e culturale, oltre che del mondo giovanile “alternativo” dai ’70 in poi. Forse ora, leggendo i tuoi commenti, capisco drammaticamente la profonda mutazione "antropolitica” di Bologna in questi ultimi anni, grassa, fredda, strafottente e pure razzista, attaccata al denaro e all’ordine fascista e borghese dell’opulenza, che ha mandato per 5 anni al governo il “Pchèr” (chissà, magari l’hai pure rivotato quest’anno), che ha fatto piazza pulita di ogni conquista di spazi autonomi nel centro storico, come i mercatini (perché guastavano il decoro borghese ai negozi “perbene” e intralciavano il traffico automobilistico nelle viuzze), che ha blindato Via Zamboni e dintorni per ripulirla dai “drogati” e dagli immigrati, ultima visibile istanza della rossa e libertaria Bologna di un tempo che fu, perché non in sintonia con l’immagine dell’ordine fascio-borghese della ricca Bologna di oggi.
Non c'è bisogno che me lo venga a dire tu che quei tempi son finiti ("per fortuna" è un problema tuo): basta vedere com'è scesa in basso la pratica politica in questi ultimi anni! Il tuo qualunquismo ne è la riprova. "E poi se non ci fossero stati i movimenti giovanili, non ci sarebbe stata la polizia e nemmeno quel morto.": la consecutio logica di questa frase è da manicomio (criminale), oltre che profondamente reazionaria, come se la causa della morte di Lorusso non fosse imputabile all'agire criminale degli sbirri e della repressione in quanto tale (come peraltro si vede molto bene nel film), ma all'esistenza stessa del movimento. E chi se ne frega che "a causa" di Lorusso stava per cadere un governo! Figuriamoci, un governo di laidi. Preoccuparsi di governi (squallidi) che duravano abitualmente soltanto pochi mesi è il colmo! Oltretutto queste due frasi consecutive sono pressoché contraddittorie: nella prima, parlando del morto, sembra venir fuori da te quasi un sentimento di pietà per la vita umana spezzata; nella seconda stiamo già alla demonizzazione del morto ("a causa di Lorusso"): o è schizofrenia o è ipocrisia.
Che poi il film chiarisca che un'epoca fatta di tutta quella roba che dici tu sia finita e che ci dovremmo tenere lontani da quei tempi lo hai visto e capito soltanto tu. Guido Chiesa e Wu ming non sono certo dei pazzi scatenati. Se tu avessi visto il film – perché da quello che scrivi sembra che tu abbia visto veramente “Benvenuti a ‘sti frocioni 4” invece che “Lavorare con lentezza” –, avresti notato che vi si parla di una necessità sovversiva ancora attuale e da mettere in pratica per quanto possibile nel presente: LAVORARE CON LENTEZZA, non è solo un semplice slogan (o il titolo di una canzone), ma è un vero e proprio invito, un monito, un’ideologia da perseguire, scritto persino all’infinito, non al passato, proprio perché diretto all’oggi e al sempre. Una necessità che parte dai ’70 e si ricongiunge ai nostri tempi, altro che anni da tenere lontani!
"E poi basta far diventare i carabinieri degli assassini": ma tu vivi in Italia? Se c'è una categoria dipinta oggi nella maniera più falsa e beceramente buonista da noi è proprio quella degli sbirri (come se la televisione italiana non fosse zeppa di fiction di pessima fattura - con numeri a seguito - che s'intitolano "Carabinieri", La squadra", Distretto di polizia", "Il maresciallo Rocca", "Don Matteo" e altre minchiate varie), una categoria diventata assolutamente intoccabile: alla fine del film, Guido Chiesa, con cui scambiavo due chiacchiere, era ben contento che avessi notato il suo approccio finalmente diverso alla materia delle forze armate sempre dipinte come buone e comprensive, nel cinema e in televisione, in Italia. E aggiungeva:- Oggi se parli male dei carabinieri ti accusano di terrorismo. Be’, Chiesa non esagera facendo questa affermazione, visto che dall’Italia è partita la richiesta di chiusura del sito di Indymedia, che non è proprio allineato con l’imbecillità di regime, perché non simpatizzava coi carabinieri.
“E poi basta parlare bene dei film italiani perchè sono italiani: se quella battutina fosse comparsa in un film di un altro paese (a caso, Stati Uniti) qualcuno, anzi molti, avrebbero urlato "americanata" o solite ca..te del genere.”: questo, poi, è delirio paranoico.
E pensare che cantavano "Emilia paranoica"!...

norah  09/10/2004 00:02:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo in pieno
driver  16/10/2004 09:42:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Voi comunisti dovete sempre utilizzare ogni strumento che trovate per il sole dell'avvenire. Ma i mitra ce li abbiamo anche noi. Vi abbiamo già distrutto una volta (solo una?). Viva gli Stati Uniti, dove lì c'è la libertà. Non confondere la libertà con la libertà "rossa": in URSS il comunismo fece di tutto tranne che dare libertà al paese. Non usate il cinema per i vostri intenti da comunisti: non è certo lo strumento che fa per voi.
norah  17/10/2004 21:18:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo non è un forum di politica...
nest  09/11/2004 10:49:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah, ecco, sei un fascista. si spiega tutto... avete sempre rosicato a non avere alcun talento, a non aver prodotto alcuna opera d'arte, nè cinematografica nè altro. nè qui nè in America
Ciliegia  24/10/2004 15:18:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
stai scherzando o il senatore MacCarthy ha preso possesso del tuo corpo????
driver  09/10/2004 21:46:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
riguardo a me o a gerardo?
norah  10/10/2004 01:13:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
a gerardo
driver  10/10/2004 11:05:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La vita è fatta a scale.
C'è chi scende e c'è chi sale.
norah  11/10/2004 10:37:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e quindi?
Tusny is here!  11/10/2004 17:14:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti x la tua risposta fantasiosa!! Ma ke cavolo c'entra?? Non sapevi proprio + cosa dire, ma vuoi sempre avere l'ultima parola!
norah  11/10/2004 17:48:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
veramente c entra...chi non c entra sei solo tu...ma chi ti ha chiamato?
driver  11/10/2004 21:39:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravo/a norah!!!!
e il bello è che sta tusny la conosco. poco eh... ma abbastanza per dirle che invece c'entra eccome sta frase. e poi io parlo di cinema, l'ho già detto, non di politica. non contaminiamo sto sito di politica. basta ragazzi. gli ho dato 6 a sto film, non - 350.
ciao tusny. quanto rompo eh?
ricorda che gli uomini si piacciono per le loro qualità, ma si amano per i loro difetti... ma io ne ho talmente troppi di difetti che la legge non vale più (sono la solita eccezione...)
norah  12/10/2004 21:06:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non dico piu nulla altrimenti mi accusano che voglio avere sempre l 'ultima parola...
driver  14/10/2004 14:45:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
già, vero +-+-++- ?
passo e chiudo.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  26/10/2004 15:30:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
al di là del film di Chiesa che è abbastanza simpatico la frase "lasciamo perdere quello che dicono su quell'isola" è indirizzata agli abitanti o ai rappresentanti incartapecoriti della biennale cinema e tutto quel che ne segue? Perchè solo nel secondo caso posso darti ragione ma per il resto proud to be venician...
driver  26/10/2004 20:38:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no no parlavo del secondo caso. se parlavo del primo, offendevo mia zia che abita a venezia ed è una grande....