Filman 7 / 10 13/03/2020 11:20:01 » Rispondi MAN ON FIRE è pura sperimentazione. Ogni immagine statica diventa dinamica ed ogni frame viene distorto, bruciato, inacidito. Sarebbe bellissimo teorizzare in maniera filosofica sulla distruzione della pellicola e sulle conseguenze del maltrattamento che l'immagine subisce negli anni 90, nel cinema action-thriller in particolare. Ma Tony Scott probabilmente non è filosofo e non arriverebbe mai a definire il suo cinema al di là dello spettacolo post-moderno che rappresenta. Inoltre non esiste alcun rapporto tra semiotica e semantica che giustifichi il fatto che una normale storia di rapimento e di vendetta come questa debba essere raccontata così. La sceneggiatura del film regge nel complesso e possiede un paio di momenti buoni, il che sta a significare che proprio male non può essere. Forse con una regia normale e posata sarebbe uscito un film anche migliore di questo, ma poco importa: non sarebbe stato più interessante e innovativo di come è.