paul 10 / 10 25/05/2006 12:25:13 » Rispondi Ragazzi, qui siamo (a mio giudizio,ma non solo mio) di fronte ad uno dei più grandi capolavori di ogni tempo. Il grande, indimenticabile, Luis Bunuel inserisce tutti gli elementi simbolisti e surrealisti nella sua opera summa ed ultima, la più grandiosa.
Quell'oscuro oggetto del desiderio è un film venato di misoginia ma di pungente misiandria allo stesso tempo. L'ultimo sberleffo del grande Luis alla donna e all'uomo.
In esso sono contenute tutte quelle tematiche care al regista e presenti fin dalla nascita dell'essere umano: quelle del rapporto uomo-donna.
Il grande Fernando Rey s'innamora di una donna che non lo caga, che non lo vuole: ma nonostante tutto (per stupidità? masochismo? utopismo?) egli continua a corteggiarla, tra Siviglia e Parigi. Quando si offre ( a lei e alla madre di lei) di pagare i debiti riscontrati dalle due donne, ecco che cade in trappola: il topo è in trappola. Le due donne del resto "potrebbero" guadagnare quanto vorrebbero, se solo volessero, ma chi è a questo punto la vera prostituta? Chi (la prostituta) la fa di professione o chi, come loro, sfruttano l'ingenuità di un uomo rubandogli del denaro? Ho detto due, ma in realtà la protagonista è solo una, la Conquita di cui Rey s'innamora. La madre non c'entra. Ma in realtà due sono le protagoniste: Bunuel infatti fa interpretare lo stesso personaggio di Conquita a due attrici diverse, Angela Molina e Carole Bouquet. Motivo? Non si sa. Come non sono chiarificatori i sacchi di juta che continuano a passare nelle varie scene del film. Forse il cane che abbaia invece sta a significare l'impossibilità di questo imbecille (che rappresenta tutta l'universale imbecillità maschile) a capire che questa donna non lo vuole, non lo ama. Solo una bomba, dei terroristi anarchici che si sono alleati al gruppo religioso del Bambin Gesù, potrà risolvere la situazione. L'uomo è imbecille, e la donna porta avanti la sua danza, con la furbizia e l'arroganza che caratterizzano da sempre il gentil sesso. "Un proverbio tedesco dice che quando si esce con una donna bisognerebbe sempre portare un bastone; un mio caro amico dice che le donne sono sacchi pieni di escrementi (forse sono le donne dentro il sacco di juta?); cosa stanno facendo? se discuten!" dice il maggiordomo di Fernando Rey, suo vero alter ego. Un film che consiglierei di vedere a qualsiasi persona quando s'innamora. Da collezione.
ciao Paul, io interpreto i tuoi due principali dubbi sul film in questo modo: 1) le due attrici diverse per rappresentare meglio due lati della stessa donna. Vedo l'attrice bionda molto più disinibita a differenza della mora, più fredda e controllata. 2) i sacchi di iuta...bè nella stupenda sequenza finale quando guardano la donna dietro la vetrina penso ad una contrapposizione tra la società moderna, che fà e disfa (rappresentata dal rapporto tra i protagonisti della vicenda) e quella che ormai sembra superata, della donna 'tradizionale' che crea e consolida. Può sembrare un ragionamento misogino ma questo è ciò che ho colto.