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SCARY TRUE STORIES regia di Norio Tsuruta

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Godbluff2     5 / 10  10/06/2022 09:19:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esordio alla regia per Tsuruta con il primo di una trilogia di film ad episodi, prodotti per il solo mercato home video. I racconti dei tre cortometraggi contenuti qui si basano su avvenimenti sovrannaturali "realmente accaduti" e hanno, o dovrebbero avere, lo spirito suggestivo da leggenda metropolitana o racconto di esperienza sovrannaturale. Purtroppo i mezzi a disposizione sono praticamente inesistenti, la messa in scena e la produzione sono estremamente amatoriali e, soprattutto, le storie hanno poco mordente e poche idee, sono raccontini molto classici e raccontati nel modo più classico e sciapo possibile; al livello di messa in scena il secondo episodio fa un po' eccezione, crea una discreta atmosfera e con le riprese in soggettiva (il modo più ovvio per girare quella sequenza in assenza di effetti speciali, giusto così) viviamo in prima persona l'esperienza extracorporea della bambina, tuttavia alla fin fine il racconto è decisamente scontato e non va da nessuna parte, lasciando una sensazione di nulla di fatto.
Il primo racconto è il peggiore, ovvia storia giapponese di fantasma di ragazza morta in solitudine che infesta il luogo della sua dipartita. Carine le risate e i lamenti dello spettro, potevano creare la giusta atmosfera, però qui per messa in scena, uso del sonoro e montaggio sembra davvero di assistere ad un precursore di un episodio di "Piccoli Brividi", lo dico senza ironia alcuna, da proprio quell'impressione.
Il terzo sconta lo stesso problema di prevedibilità e scarso mordente, anche se forse è quello più di impatto per atmosfera, regia e soluzioni visive. A conti fatti però le cose che mi sono rimaste più impresse sono la protagonista con la maglietta di Bart Simpson e quel barattolo con gli occhiali che ondeggia se toccato, vero picco horror del film e simbolo della grande passione giapponese per l'oggettistica iper-trash.