Chiudi finestraPRINCIPESSA MONONOKE regia di Hayao Miyazaki
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Larry Filmaiolo 
6 / 10 27/11/2015 20:54:47
» Rispondiintreccio sfilacciato e pomposo, con decisamente (andiamo di clichè a manetta) "troppa carne al fuoco". sì, come dice la parentesi andiamo di clichè a manetta, perchè la storia di questo monococco ne è piena (ecologia, uomini cattivi, animali buoni, animali meh, sti.*****., dio BESTIA) serve dirlo? ottima animazione, tutto ca.zzi e mazzi se pensiamo che è del '97. ma quando dopo un'iradiddio di tempo e smaronamenti vari arriva quel finale come un cartone sul grugno, e (come anche in altri ghibli a memoria del sottoscritto) liquida in quattro e quattr'otto l'imbastimento di una serie di trame sottotrame simboli e analogie, con infilate a forza gilde fazioni e giochetti pseudo mito storici, viene un po' da pensare-di nuovo-meh sti.*****.
sufficienza d'ordinanza nel rispetto di un film con ambizioni moolto alte, di moolto mirabile fattura, ma moolto sopravvalutato. e francamente poco edificante, poco stimolante, poco memorabile. continua a rimanermi inspiegabile l'incredibile fama e/o hype circondi qualsivoglia anche solo possa essere associato al nome MIYAZAKI nell'ambito finto alternativo para cinefilo, quando signori, scusate se è poco: c'è stato un certo KON SATOSHI
hghgg 27/11/2015 21:37:59 » RispondiMi sta bene che lo stile di Miyazaki non ti piaccia ma non ho mai sentito una simile sequela di boiate tanto superficiali su un regista, scusa eh. Poi Kon... Che vacca c'entra Kon... Come dire mazza che schifo Tim Burton, tanto c'è Abel Ferrara... Sono due mondi molto, molto, molto diversi, fanno film completamente diversi, con idee completamente diverse, va benissimo preferire l'uno all'altro (io pure, per inciso, sono un Koniano convinto) ma sono confronti che lasciano il tempo che trovano. Miyazaki è delicato, fiabesco, i suoi non sono cliché ma espressione di un grande amore per la natura per questo l'ecologia è il suo marchio di fabbrica e capisco che quello che racconta e come lo racconta a qualcuno possa non appassionare però non si può pretendere di dare dell'inspiegabile la fama di qualcuno solo perché non se ne apprezza lo stile, che è una cosa tua, soggettiva, personale. Tra l'altro devo dire, secondo me hai affrontato il tutto con un po' di superficialità e tirare in ballo Kon, ripeto così a caso, ecco quello si che sembra una roba da finto-alternativo che se la mena col regista meno famoso di quello acclamatissimo. Magari sbaglio ma continuo a non capire 'sto paragone. E lo dico sottovoce che il termine finto-alternativo lo abolirei e spedire sul Sole.
Larry Filmaiolo 27/11/2015 23:08:49 » Rispondima certo che anche io sono un finto alternativo, fermo restando che se devo esserlo preferisco esserlo con un certo stile. il mio. qui esprimo miei personali gusti e m.erdate, chi mi legge magari si ritrova in quello che dico, magari no. la bellezza è quando chi la pensa in modo diverso commenta, e qui ti ringrazio. perchè siamo una famiglia, qui su filmscoop e anche fuori, noi finto-alternativi: chi di noi si diletta con Miyazaki, chi con Kon, chi si sega su ghost in the shell. e come in famiglia tutti più o meno ci inc.azziamo quando qualcuno ci tocca qualcun altro che secondo noi non andava toccato, e affiliamo i coltelli: beh io ammetto con la dovuta onestà che se su molti ambiti sono disposto a discutere, sulla frociaggine di miyazaki mi spiace, no, mi levo il cappello e chiedo umilmente venia, è un mio limite e insieme perverso piacere denigrarlo. (quanto meno schifinarlo un po').
sempre con rispetto <3
tutta la vita mazza che schifo Burton, tanto c'è Ferrara. epperò qui tiriamo in ballo soggettività di criterio per conferire STATURA ARTISTICA a cose che con la dicitura d'ARTE giocano e fanno tira e molla-se per alcuni squarciano il velo della mediocrità, per altri stracciano i mar0ni. a me un zacco di robe stracciano i mar0ni.