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ZOMBI 2 regia di Lucio Fulci

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Alpagueur     4½ / 10  20/10/2020 17:51:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già il titolo, di par suo, è destabilizzante e sconcertante . Quel "2" ha sempre frenato la mia curiosità, pensavo che cercare di bissare il capolavoro di Romero del 1978 fosse un progetto troppo audace e ambizioso, che solo Romero stesso potesse tentare l'azzardo (come avvenne in effetti ma nel 1985). Invece no. Fulci ci ha provato con questo tentativo maldestro, cercando di ridefinire le regole per il "perfetto" zombi, il c.d. v-zombi (vi ricordate "il serpente e l'arcobaleno"?). Questo nasce e si sviluppa nella Repubblica Dominicana (quello di Wes Craven appena più a sinistra, ad Haiti, ma la sostanza non cambia), in una isola immaginaria al largo delle coste (Matul), da riti superstiziosi (voodoo) di qualche sciamano autoctono che cercava di far tornare in vita le persone morte. Essendo originario del Mar dei Caraibi è quindi uno zombi prevalentemente acquatico (può passeggiare tranquillamente nella sabbia sotto il mare, avendo la zavorra incorporata), viene ignorato anche dagli abitatori usuali di quei mari caldi (gli squali tigre) che gli preferiscono le ragazze seminude, nonostante i suoi ripetuti tentativi di approccio, si risveglia 2 giorni dopo il rigor mortis, ma non sempre (a volte fa in tempo ad andare prima in putrefazione tanto da non risultare più riconoscibile nelle fattezze della sua vita precedente), nella maggior parte dei casi giace sepolto sotto circa 5 centimetri di terra (così fa più in fretta ad alzarsi), però almeno si può uccidere col metodo "classico" (una pallottola in fronte o una bella badilata in piena faccia), si nutre principalmente di carne umana (ma non disdegna il pesce), a volte sembra avere un po' di pietà e una mira mira da cecchino (in una scena infatti afferra i capelli di Paula, la moglie del medico, attraverso un buco nella porta, tirandola lentamente verso di sè e facendole vedere come una grossa scheggia si avvicinasse sempre di più al suo occhio fino a trapassarlo), ogni tanto ha barlumi di lucidità (capisce che quando da una parte non si può entrare deve fare il giro dall'altra). Quindi tutto sommato una tipologia più variegata rispetto agli zombi di Romero, meno realistici e impressionanti ma più divertenti questi di Zombi 2, purtroppo iniziano a carburare solamente dopo un'ora abbondante di film (abbastanza soporifera, tranne qualche rara avvisaglia come l'omone che sbuca dentro il battello aggredendo i due agenti della guardia costiera e la scena dello squalo che stava cercando di aggredire Susan). Sicuramente uno dei peggiori film horror che abbia mai visto. Non c'è molto amore per la mancanza di originalità nel nome, o per il cadavere in putrefazione appariscente e prepotente sulla locandina. Ma si dice di non giudicare un libro dalla copertina o, suppongo, anche da un film. Sfortunatamente, nel caso di Zombi 2, un tentativo fallito di un incrocio tra "La notte dei morti viventi" ("Night of the living dead"), "Psyco" e "Lo squalo" ("Jaws"), le prime impressioni erano del tutto corrette. Gli zombi non stanno nemmeno nello stesso terreno di gioco e non sono nemmeno mezzo decenti. Per quanto riguarda la trama...beh, ce n'è una? Una ragazza va su quest'isola infestata da zombi per trovare suo padre, di cui non ha più notizie da mesi e che era alla disperata ricerca di una cura per questa nuova malattia che sta devastando l'isola. All'arrivo grande shock, la malattia trasforma gli abitanti del villaggio in zombi. Da quel momento in poi, la trama è praticamente incomprensibile, inclusa una scena inutile con l'eroina che mostra le le sue tette tuffandosi nell'oceano con lo zombi mangia-squali (a cui dedico sotto una parentesi). Il solito breve cameo iniziale di Fulci (come capo redattore del giornalista Peter West, a cui affiderà l'incarico di indagare sui motivi della strana morte dell'agente della guardia costiera), assenza totale si sintonia tra i personaggi, nessuna intesa, nessuna affinità (anche i legami emotivi sembrano finti), dialoghi agghiaccianti (l'unico degno un po' di nota è quello tra il dottor Menard, che dice a Luca "è solo una stupida superstizione, io mi rifiuto di credere che il voodoo possa far tornare in vita i morti" e Lucas gli risponde "io non credo che i morti siano morti"). Mi chiedo ancora come abbiano fatto i quattro a sdraiarsi sul terreno del vecchio cimitero spagnolo senza accorgersi che erano praticamente semplicemente ricoperti di terra, possibile che non sentissero qualcosa di strano o di cattivo odore sotto, che non vedessero? Non ho mai avuto nessuna empatia per questi personaggi, nemmeno per 1 secondo, dopo una mezzoretta ero già tentato di andare avanti veloce per arrivare subito al sodo. Allora ho cercato di trovare un po' di interesse per la musica principale (mi suonava familiare, riascoltandola ho notato che ha LE STESSE prime 4 note della famosa melodia di "Sette note in nero", quella usata da Quentin Tarantino in "Kill Bill vol.1"), poi non tanto malaccio. Ho avuto molta più empatia per lo squalo tigre! Poi si passa dal niente (gli studi all'isoletta dominicana, sempre tenuti sotto controllo da mesi) al troppo, alla situazione apocalittica (gli zombi invadono completamente New York, sono bastati due giorni scarsi per la guardia morsa al collo e poi portata all'obitorio per infestare tutto il resto della città, ma come non si era detto che ci volevano almeno 2 giorni per trasmettere il contagio? Come è stato possibile? Una situazione paradossale. E così, dopo "Quella villa" e "L'aldilà", altra delusione...penso proprio che Fulci abbia dato il suo meglio con quei 2 gialli ("Non si sevizia" e "Sette note"), in confronto a questo persino "Murderock" sembrerebbe un capolavoro. Collocherei "Zombi 2" tra "Quella villa" (il migliore) e "L'aldilà" (il peggiore). Si sentiva proprio così tanto l'esigenza di dare subito un seguito a Zombi (1978)? C'era davvero bisogno?

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