julian 8½ / 10 04/06/2011 03:30:18 » Rispondi Il miglior horror che mi sia capitato sottomano finora, credo. Può parlare di stegoneria quanto di invadenza che diventa invasione e, infine, controllo. Lo stile angoscioso trasmette un'inquietudine infinita durante tutta la visione e l'aderenza perfetta della narrazione con il personaggio di Rosemary lascia disorientati, non permettendo la chiara percezione del confine tra realtà e allucinazione. Il punto forte è proprio questo: un momento sei persuaso dalle storie sulle congreghe, l'attimo dopo ti ritrovi a pensare che è da sciocchi, e che in fondo è tutta una metafora sull'ansia del diventare genitori.
L'inquietantissimo finale dà una svolta decisa all'andazzo che Polanski aveva deciso di mantenere fino a quel momento e regala una pennellata di esasperato grottesco al già iperbolico ritratto della borghesia massonica: tutti gli affiliati riuniti, come in una festa, per celebrare la nascita del figlio del diavolo. L'espressione finale di Rosemary, inoltre, ci suggerisce come un amore materno vada al di là di una mera distinzione tra bene e male.
Un horror autoriale, come non se ne vedono più. Eccellente.
John Carpenter 04/06/2011 12:29:48 » Rispondi prova a vederti "l'inquilino del terzo piano" sempre di polanski. per me è addirittura meglio di questo!
julian 04/06/2011 15:46:37 » Rispondi da tempo in pending, grazie lo stesso del consiglio.