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IL NOME DELLA ROSA regia di Jean-Jacques Annaud

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The Gaunt     8 / 10  24/03/2016 18:29:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'importanza di adattare un testo come quello di Eco, complesso ed articolato, era senza dubbio l'impresa più difficile da portare a termine. Annaud asciuga bene il libro è gli dona una solida impronta di genere, senza tralasciare tuttavia il contesto di un epoca tetra ed oscura, di una chiesa lacerata da guerre intestine, interessata più a riscuotere le decime da una popolazione già stremata dagli stenti. Un'istituzione che custodisce un'immensa conoscenza ma non la condivide, che si fonda su dogmi senza ascoltare la voce della ragione. Un'epoca oscura messa in mostra da una scenografia stupenda, sfondo perfetto per una trama avvolgente e coinvolgente dove un monaco francescano, orgoglioso della sua razionalità riesce dove il dogma fallisce. Un lavoro sopraffino che non svilisce tantomeno si confronta a duello con il testo di Eco. Ancora oggi mantiene un certo fascino rivederlo.