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IL DITTATORE DELLO STATO LIBERO DI BANANAS regia di Woody Allen

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hghgg     7½ / 10  30/12/2015 15:15:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allen e la comicità pura parte II.

Rispetto a "Prendi i soldi e scappa" forse questo "Bananas" l'ho trovato un po' meno divertente, ci sono belle gag ma non devastanti come nel precedente; recupera punti però grazie ad una comicità e un'ironia che diventano anche satira tagliente e sarcastica con un Allen che aggiunge quindi un pelo di maturità in più alla sua comicità in questo film generalmente ancora più slapstick e corporale che nel lavoro precedente.

Ho trovato particolarmente divertenti certe espressioni di Allen in questo film (quando narcotizza per sbaglio anche i suoi compari rivoluzionari e cerca di far passare il tutto come uno spettacolo di mimo ad un soldato) poi certo anche questa volta c'è almeno una gag da consegnare all'Olimpo comico, quella delle ordinazioni di tramezzini e bibite per i ribelli.

Bella anche la scena finale della prima notte di nozze commentata come fosse un incontro di boxe da un vero commentatore sportivo, lo stesso che commenta allo stesso modo l'assassinio del presidente di Bananas nella prima scena.

Altre belle gag sono quelle col dittatore di Bananas che invece di ottenere l'alleanza della CIA ottiene quella della CEA (che non svelo cosa sia). Poi la CIA che si schiera metà con l'esercito e metà con i ribelli per andare sul sicuro, e quelli della "CEA" che chiedono soldi ai soldati durante la battaglia.

Anche il processo farsa è a tratti esilarante, molto assurdo e surreale ma con buone punte sia di pura comicità che di ottima satira.

Per il resto un bel tema musicale che accompagna alcuni momenti di comicità molto fisica e assolutamente slapstick, momenti piuttosto diffusi nel film, sempre piacevole ma a mio avviso ancora un po' acerbo nella costruzione, più fusione di belle idee, battute e gag frutto del'ironia splendida di Allen ma ancora lontano dalla maturità che il regista raggiungerà prima sul versante comico con "Love and Death" nel 1975 e poi definitivamente con la sofisticata, amara e splendida commedia romantico-nevrotica che è "Annie Hall".

Questo è un Allen primordiale, divertente, da vedere ma preferisco le sue opere successive e più complesse. Bello, comunque. Si ride con gusto.