NotoriousNiki 8 / 10 05/05/2013 13:35:16 » Rispondi A differenza di alcuni ho amato anche la prima parentesi demenziale di Allen, sperimentatrice ma già concettuale, con ammiccamenti alle tematiche che poi avrebbero interconnesso le sue opere mature, la sua satira mai gratuitamente trash smonta mediante una sintassi parattatica sia la politica estera imperialista americana, sia le dittature fanatiste del 3° mondo; ma ne ha anche per il clero e il consumismo (le sigarette nuovo testamento) e i media testimoni scomodi di invasività e l'attivismo esportatore di una morale stonata. E trova pure lo spazio per far apparire un acerbo Stallone, entrato nel cinema l'anno precedente.