Ciaby 7½ / 10 18/06/2009 12:04:52 » Rispondi Corto difficilissimo da comprendere (so che i voti posteriori al mio saranno tutti 1, me lo sento), eppure così vitale e intimo da lasciare qualcosa. Tra l'avanguardia e la quotidianità, un ottimo corto sperimentale per la bravissima regista donna giapponese Naomi Kawase, sempre più sorprendente, sempre più al di là dell'etichetta e del cinema di genere. Lei, con la sua telecamera filma gli affetti, non usa attori professionisti e non gliene può fregar di meno di avere una faccetta conosciuta nelle sue opere. Lei vuole che le sue pellicole vivano, grondino di vita e d'amore. Una regista non da tutti compresa, eppure così eccezionale e femminile.