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A BLOODTHIRSTY KILLER regia di Lee Yongmin

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Ciaby     7 / 10  09/10/2009 21:25:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mentre in quegli anni in Giappone giravano già i film dell'orrore lungocriniti, anche la Corea cominciava a sviluppare la propria idea di cinema dell'orrore. E "A Bloodthirsty Killer" è uno di quei film che dimostra che il cinema horror in Asia c'è sempre stato.

Presentato al far east del 2008, "A Bloodthirtsy Killer" (meglio conosciuto come "A Devilish Murder") è sicuramente un'opera peculiare, diversa da molto cinema di genere ma affine a quegli horror non horror asiatici che verranno prodotti molti anni dopo in Asia. Lo schema è semplice, la trama convulsa quanto affascinanti e le soluzioni di terrore ardite per mantenere alta la suspense (tende che si agitano nel vento, ombre sulle pareti, porte che scricchiolano), ma anche per disgustare (il film prende delle pieghe splatter assolutamente prevedibili, con effetti che ai nostri giorni possono sembrare ridicoli ma che per molti anni fa dovevano fare un certo effetto).

"A Bloodthirsty Killer" è un horror elegante che viaggia sul dramma, in grado di conferire occasionali brividi. Il ritmo lento gioca sia a favore che a sfavore per la pellicola, incutendo sì mistero e coinvolgimento, ma anche occasionale noia.E' un film faticoso quanto affascinante, sorretto da un bianco e nero netto e ruvido, un montaggio che risente dell'età ma che continua a far dello spettatore la sua vittima e un'attrice da far venire i brividi.

Consigliato. Soprattutto per coloro che amano gli horror che furono e per chi è convinto che i fantasmi orientali siano nati in occasione del fenomeno "Ring".