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INVITATION ONLY regia di Kevin Ko

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Ciaby     6 / 10  24/08/2009 22:15:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho aspettato questo film per mesi e mesi e per diversi motivi: per prima cosa sono forse la persona che ama gli horror orientali più di qualcuque altro, secondo: taiwan come produzione orrorrofica è sempre una sorpresa piacevole (tranne per quanto riguarda l'abominevole "Silk", cafonata di rara pretestuosità e malignamente distrubita anche in Italia) , considerando anche che un gioiello come "The Heirloom" sia stato prodotto proprio in questo piccolo, grande paese. Terzo: Maria Ozawa. Grande diva del porno giapponese che recita in un horror.

Le promesse, dunque erano succose. Anche perchè Taiwan non si è mai immerso nel fascino dello splatter, preferendo di gran lunga le ghost stories. "Invitation Only" dunque sembrava un film sfizioso e infatti lo è, ma è anche furbo. Furbo e ammicante verso molto cinema USA: ragazze tettone e stragnocche che scappano urlanti sotto minacciose cesoie, il fi.go incravattato che sistema tutto, qualche spunto gore, un paio di tette ignude (la presenza dell'Osawa meritava, infatti un bel paio di sequenze erotiche :D) . Dunque il film riesce ad intrattenere con eleganza, anche grazie ad una regia ispirata, un paio di sequenze disturbanti e una fotografia curata e stuzzicante.

Ma appunto, "Invitation Only" intrattiene. Punto. Non eccede, non cerca di eccellere e non inventa, non offre nemmeno quel pizzico di ermetismo che contraddistingue il fascino dell'horror asiatico. Alla fine il finale è così prevedibile pur avendo un colpo di scena ad hoc, perchè è talmente americano nella realizzazione da lasciare inebediti e puntare sul manierismo.

Peccato, dunque, anche a colpa di una sceneggiatura fortemente derivativa, ma anche confusa nella narrazione e poco coinvolgente. Non manca la tensione e gli ambienti claustrofobici certamente aiutano per quel tocco di brivido, ma purtroppo non si può andare oltre un sei.
Peccato perchè da questo film mi aspettavo nettamente di meglio. Per fortuna c'è Maria Ozawa con delle zizze sempre pronte all'attacco.