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HAZARD regia di Sion Sono

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Invia una mail all'autore del commento Gualty     9 / 10  03/09/2012 01:49:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di una maestosità visiva tale da poter forse essere concepito persino come film muto. Dialoghi concreti, palpabili e quotidianamente metropolitani, lasciano di tanto in tanto spazio ad una delicata voce fuoricampo, il ricordo o il sogno o le fantasie di un bambino.
Regia sublime e in certo modo timida, non è invasiva e lascia dispiegarsi la scena teatrale nella sua grottesca violenza, nella sua lotta al torpore esistenziale. Al bisogno di un contatto che sia uno scontro, un rischio, un mettersi in gioco nel modo più libero e liberatorio e scottante: un giovane disadattato che voleva solo volare.
Forse non si brucerà le ali, forse ne rimarrà indenne. Forse tutto intorno a lui prenderà fuoco e sarà costretto a fuggire. Forse è solo un grido d'aiuto.
Una New York di periferia che non si cura dello splendore dei grattacieli, ambienti di fango e cemento e discariche d'amore.
Amicizie "a salve", sodalizi di strada. Correre assieme scappando dall'ordine costituito.
Magistrali alcuni piani sequenza, alcuni da brivido, altri di una comicità dissonante: un film nudo e crudo, un piccolo capolavoro.