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HAZARD regia di Sion Sono

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Ciaby     10 / 10  06/04/2011 20:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sion Sono è e resta uno dei più grandi e originali registi contemporanei, giapponesi e non, grazie ad una filmografia che eccede in capolavori, o film enormi. La sua è una poetica fortemente nichilista che lo porta a sovrastare persino il maestro Miike, la cui filmografia, più prolifica è però molto più altalenante, proprio perchè cosciente della propria espressività e della propria arte.

"Hazard", titolo rimasto eclissato dai più famosi, e ugualmente devastanti "Suicide Club", "Strange Circus", "Noriko's Dinner Table" e "Love Exposure", è il colpo basso di Sion Sono, che scansa le sue situazioni surreali-grottesche in un contesto di disturbo e tristezza sul male di vivere, che l'hanno reso famoso, in favore di un film più canonico, ma non meno bello.

"Hazard" è uno sputo in pieno viso, un feroce grido generazionale, girato tutto in digitale, con telecamera a mano e una fotografia sgranatissima, è più di un coming-of-age: è la solita, schizofrenica e appassionata danza nel cinema di Sion Sono, con immagini indimenticabili (bellissima la scena del penny invisibile lanciato nello jazz- bar o magnifica quella, brevissima, della foto di Nancy che fluttua nel sangue tra i petali di rosa), e buia, buissima freddezza (bellissima tutta la parte finale, dove i corpi cadono sotto i proiettili in assoluto silenzio).

Gli squarci della New York più decadente diventano il teatro dell'incomunicabilità (insistita l'incomprensione tra due lingue -inglese e giapponese- diverse, che spesso sfocia nel razzismo) e della desolatezza, ma anche della ricerca di sé stessi o il tentativo di afferrare i propri sogni.

Illuminante lo splendido finale, dove i colori diventano gradualmente bianco e nero, senza che lo spettatore passivo se ne accorga, e che si conclude tagliando il film dove sarebbe dovuto continuare. Perchè è giusto così, perchè abbiamo già sofferto e vissuto abbastanza con Shin, l'antieroe di Sono per eccellenza, interpretato da un bravo Odagiri.

Un piccolo, grande, capolavoro da recuperare.
KOMMANDOARDITI  06/04/2011 20:58:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di questo regista particolare vidi l'interessantissimo SUICIDE CLUB e ne rimasi fortemente colpito, soprattutto per la capacità di rispecchiare in maniera premonitrice quelle che sono state poi le derive più deleterie della società mediatica nipponica.
Secondo me, se l'autore avesse creduto di più nel suo bel progetto e soprattutto avesse curato maggiormente in profondità i lucidi riferimenti sottotestuali, ne poteva tirar fuori un assoluto masterpiece.
Mi sembra che SUICIDE CLUB faccia anche parte di una vera e propria trilogia, non vorrei sbagliarmi però.

Comunque pian piano mi recupererò anche le altre sue opere (film anche questi non per tutti i palati suppongo).
Ciaby  07/04/2011 21:49:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, la trilogia è composta anche da NORIKO'S DINNER TABLE e STRANGE CIRCUS, entrambi imperdibili.
benzo24  13/09/2011 03:43:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non riesco a tovare un sito dove recuperare questo film, ho già i sub in ita ma dove posso cercare il film?
Ciaby  13/09/2011 14:50:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Myasiancinema.com ;)
benzo24  13/09/2011 17:27:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
thanks
Invia una mail all'autore del commento Gualty  03/09/2012 01:27:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si conclude dove sarebbe dovuto continuare?
Sapevo fosse il prequel di SCARFACE
:p
Film stupendo, come il commento.
Sebbene i distributori italiani evidentemente non condividano tale opinione.
Un po' indigesto come film di Natale, forse