topsecret 7 / 10 18/02/2016 22:23:49 » Rispondi Ecco un altro esempio di pellicola meritevole che invece è inedita in Italia. David Duchovny scrive, dirige ed interpreta (all'inizio e alla fine) un bel film dai forti connotati nostalgici e malinconici, descrivendo una serie di rapporti interpersonali che intercorrono nella vita di un ragazzo prima e di un uomo poi, mettendo in risalto le sfaccettature esistenziali di personaggi in cerca di identità. L'unico appunto che mi sento di muovere a Duchovny è l'eccesso di drammaticità che mette in alcune situazioni, quasi come a volere colpire in tutti i modi lo spettatore, ma è un appunto abbastanza flebile che non cambia la mia propensione a promuovere pienamente il film. HOUSE OF D. è un dramma brillante, non lesina su momenti leggeri, capace di emozionare e non lasciare indifferenti, merito anche di una sceneggiatura calibrata, dialoghi incisivi e interpretazioni convincenti e coinvolgenti. A questo proposito da sottolineare la prova del cast: dagli interpreti ragazzini fino a quelli adulti come la Leoni, la Badu e un Robin Williams camaleontico, sempre in grado di sfornare prove maiuscole. Mi sento di consigliare HOUSE OF D. a tutti quelli che hanno voglia di emozioni semplici ma anche riflessive e in un certo senso formative.