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XTRO - ATTACCO ALLA TERRA regia di Harry Bromley Davenport

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albert74     5 / 10  24/06/2017 02:58:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
strano e inclassificabile film in cui fantascienza, horror, splatter e una disordinata vena onirica creano un ibrido che attinge spudoratamente ai classici della fantascienza anni '50 (terrore dalla sesta luna, invasione degli ultracorpi, invasori alieni) ad Alien, incontri ravvicinati del terzo tipo e probabilmente mi sono pure scordato qualcosa.
La trama è elementare ma - complice una sceneggiatura cervellotica e confusa - il mal di testa è assicurato.
Vale la pena soffermarsi a grandi linee sulla trama: un alieno, antropomorfo e repellente, precipita sulla Terra (alieni da marte, terrore dalla sesta luna). Contemporaneamente un bambino ha strani incubi in cui vede il padre, scomparso da 3 anni, scomparire in una grande luce che rischiara il cielo di notte. La scena si sposta di nuovo sull'alieno che aggredisce una donna e le impianta una sorta di feto (alien). Tempo dopo l'addome della donna si squarcia e ne esce fuori un uomo già adulto (!!) trattasi del padre del bambino il quale si precipita in casa di quest'ultimo e, dopo un momento di spaseamento (orridamente rappresentato a causa di una regia scadente e di una recitazione piatta), si installa a casa della signora, del suo convivente, del bambino e della sorella di quest'ultimo.
Il bambino stesso è contaminato da questo padre-alieno e trasforma i suoi sogni in realtà. qui entriamo in una fase onirica. Un serpente si materializza, poi un pagliaccio, un soldatino a grandezza umana e una pantera. In tutta sta gazzarra - frattanto - il bambino pensa bene di infettare la sorella impiantandogli una sorta di feto alieno. La ragazza viene racchiusa in un bozzolo.
Intanto il burattino pensa bene di far fuori la vicina di casa anziana.
si prosegue alternando fasi oniriche buttate senza alcun criterio, verbosi dialoghi, parti morte fino a quando il padre del bambino e il bambino stesso lasciano la terra in una sorta di triangolo di luce (riferimento diretto ad incontri ravvicinati del terzo tipo). La ragazza, sorella del bambino, partorisce delle uova che sputa da una lunga sacca (altro riferimento all'alieno madre di alien).
la madre del bambino, per nulla scandalizzata dalla scomparsa del marito (diventato un mostro ripugnante) e del bambino, tornata a casa afferra una di queste uova da cui fuoriesce un tentacolo.
questo è il film.
alcune scene sembrano riuscite benino (l'alieno nel bosco), altre, quelle oniriche ricordano alcuni film degli anni '80.
Se ho raccontato questo film è perché non si tratta di un film che annoia ma che incuoriosisce. Malgrado il disastro di sceneggiatura e una regia schizofrenica alcune scene sono riprese con una certa maestria, soffermandosi su particolari curiosi, ermetici, astrusi che compongono un qualcosa di simbolico che è rimasto però nella mente del regista ed è espresso caninamente.
Difficile dare un giudizio a questa roba. Nell'insieme è un nonsense, un capriccio registico, una specie di sperimentalismo all'ennesima potenza.
a chi piace - e non sono molti - questo genere di film onirico fantascientifici può anche andare. Per il resto è un disastro totale che - forse - in mani più esperte avrebbe potuto condurre a qualcosa di interessante.