tylerdurden73 6 / 10 25/11/2009 11:42:34 » Rispondi Film semplice e dal messaggio diretto,contraddistinto da una ricerca eccentrica non sempre ben amalgamata con il fulcro della narrazione e da un’incapacità abbastanza evidente di creare empatia tra spettatore e protagonista. Horten è un macchinista di treni ormai prossimo alla pensione,la sua esistenza scandita fino ad allora da impegni lavorativi,orari e tempi da rispettare cambia radicalmente dopo il suo ultimo viaggio.L’attempato ferroviere si ritroverà catapultato in un mondo dal quale fondamentalmente si è sempre tenuto alla larga, scegliendo un basso profilo e privandosi così di qualsiasi rischio ma anche della gioia di vivere.L’unico universo in cui si trova a proprio agio è rappresentato dalle innevate lande norvegesi da attraversare a bordo della sua confortevole locomotiva.Il mondo dei binari è la sua ragione di vita,ad esso si lega in maniera devota indossando perennemente l’uniforme d’ordinanza e scegliendo un’umile dimora confinante con l’amato clangore della linea ferroviaria. Horten però è un personaggio molto distaccato,l’assenza di un passato ne mina la consistenza rendendolo capace di scatenare mille interrogativi ai quali però non viene data nessuna risposta. La carrellata di situazioni e personaggi bizzarri che incontrerà subito dopo la pensione sarà una sorta di viaggio notturno costellato da molteplici tappe,durante le quali,molto lentamente, qualcosa comincerà a smuoversi nel suo inconscio fino a fargli comprendere che nonostante un’ esistenza passata sottotraccia recuperare il tempo perduto è sempre possibile. “Il mondo di Horten” è un film per certi versi interessante che ricorda lo stile di molte pellicole indipendenti ambientate nel Nord Europa(soprattutto per l'approccio pacato e lo splendido utilizzo della luce naturale),purtroppo soffre in più punti della stessa apatia del protagonista,risultando poco coraggioso e un po’ indeciso sulla via da intraprendersi.