Lucignolo90 7 / 10 26/01/2013 16:41:08 » Rispondi La variegata filmografia del regista bosniaco ci porta stavolta sulle assolate rive serbe del Danubio, una comunità di persone che vivono perlopiù di espedienti ma con una grande gioia di vivere. Tra queste vi è Matko, un poco di buono che tira a campare contrabbandando oggetti rubati insieme al padre Zarije e al figlio Zare. La storia è strapiena di personaggi che si alternano come un caleidoscopio, in situazioni che hanno molto di grottesco, uno stile tipico del regista che qui trova la sublimazione totale. Comunque il fulcro della vicenda resterà principalmente uno e verrà totalmente a galla a metà film: Zare ama una giovane locale: Ida, ma purtroppo è costretto a sottostare ai voleri di un delinquente locale che vuole combinargli un matrimonio con la sorella; questo perchè Matko, come detto il padre del ragazzo, è in debito con lui per un affare andato male (ma non è proprio colpa di Matko, capirete guardando il film). Inutile dire che i voleri di tutti sono divergenti e ne accadranno di cose folli. Sicuramente il film più "comedy" e frenetico nella sua carriera: frenetico per le situazioni in continuo mutamento e soprattutto movimento, per la sequela di personaggi secondari senza fine, per i paradossi stessi di alcuni eventi al limite della farsa. Cionondimeno possiamo notare l'attenta analisi dello stato d'animo della felicità. Una certa volontà del regista nel voler sottolineare che alla fine, che tu sia ricco, povero, per bene, malandrino, uomo, donna, animale (come i due gatti che danno titolo al film), alla fine la felicità più pura è sempre quella data dal sincero sentimento dell'amore più che dalla ricerca dell'agiatezza data dai beni materiali. Film principalmente divertente, non siamo ai livelli abbaglianti ai quali Kusturica ci aveva abituato con Il tempo dei Gitani e soprattutto col sensazionale Underground, ma è cmq un film assolutamente ben fatto, molto scorrevole e come ho detto, strapperà molte risate.