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GATTO NERO GATTO BIANCO regia di Emir Kusturica

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kafka62     8 / 10  26/01/2018 16:39:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con la concitazione di un Entr'acte, il kitsch di un Almodovar, il vitalismo di un Michalkov, la visionarietà di un Fellini, la magia di un Marquez, gli scioglimenti narrativi di un Moliére e chissà quant'altro ancora, Kusturica torna al mondo degli zingari con un film che è una sfrenata esplosione di musica, allegria, colori, danze e rumori: insomma un caos visivo e sonoro, che il regista riesce a dirigere con genialità mescolando nella stessa inquadratura uomini e animali, bevute e sparatorie, la volgarità più sordida e la bellezza più adamantina, con un gusto picaresco che vuole essere soprattutto un'esaltazione divertita e ironica della cultura gitana. Gatto nero gatto bianco è un'opera diseguale come Underground, ma sa sfuggire al fastidioso simbolismo del film precedente e, in più, è sapientemente organizzato (ad onta dell'apparente mancanza di un filo conduttore) come una ronde in cui tutto (amori, denaro, meriti e amicizie) trova la sua giusta e logica collocazione. Vero cinema d'autore europeo, quello di Kusturica, sinceramente genuino come i suoi strambi personaggi (semplicemente strepitoso quello del gangster Dadan) senza per questo risultare naïf, figurativamente barocco senza mai essere ridondante, semplice ma non semplicistico, originale ma, come si è visto, ricco di parentele cinematografiche e di citazioni.