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IL NASTRO BIANCO regia di Michael Haneke

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GianniArshavin     8 / 10  04/08/2014 10:51:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro grande lavoro per Haneke , l'ennesimo di un autore ormai all'apice del successo e che si può tranquillamente considerare fra i migliori attualmente in vita.
Questa volta il cineasta austriaco ci porta in un villaggio tedesco alle soglie della prima guerra mondiale, trascinandoci di peso nei ritmi blandi e pacati della vita di campagna , dove un folto gruppo di cittadini conducono le loro esistenze nell'assoluto rispetto delle regole ,sia civili che religiose, e in totale tranquillità e pace col prossimo. Purtroppo come sappiamo il regista ama distruggere le facciate e le apparenze , ed anche ne "Il nastro bianco" a poco a poco vedremo crollare le varie ridenti apparenze che faranno posto alla più sporca e brutale delle realtà.
Haneke con la sua regia lenta e minuziosa ci farà vivere in ogni suo aspetto la vita di campagna di questo piccolo centro , un altalena fra il lavoro nei campi e la messa della domenica. Tutte queste attività però saranno occasionalmente colpite da una serie di atti vandalici, una novità per il luogo.
Il regista gradualmente scoprirà le carte , mostrandoci il vero volto degli abitanti di questo microcosmo perverso e rigido. L'opera infatti sembra volerci far passare la realtà rappresentata quasi come se fosse una piccola "fucina" di futuri nazisti e carnefici , un messaggio potente e forte che però non è difficile cogliere fra le righe. Haneke infatti non sembra volersi fermare alla classica critica all'ottusità dei piccoli centri , ma va oltre spingendosi fino al proporre l'idea su menzionata.
Altra nota di merito della pellicola è il suo essere "oscura" ,niente ci viene mostrato ma solamente suggerito , scelta che fa aumentare esponenzialmente la pesantezza dell'atmosfera che si respira.
Tecnicamente siamo all'eccellenza e quindi poco da dire , i ritmi invece sono molto lenti ma tuttavia la storia è talmente ben strutturata che non si arriva mai alla noia. Bravi gli attori e ambiguo il finale.
In definitiva uno dei migliori film di Haneke , l'ennesimo grande e a tratti disturbante titolo.