donfabios 8 / 10 15/11/2009 20:04:29 » Rispondi riprende il tema tanto caro a registi come Herzog (anche i nani hanno incominciato da piccoli) o Von Trier (dogville): la banalità del male. La prima parte forse un po' troppo lenta, ma necessaria per "cuocere" lo spettatore e prepararlo alla più avvincente seconda parte. Intimamente intrecciato a realtà storiche come la prima guerra mondiale e il nazismo, esponendo la gioventù che poi aderirà al malato movimento di Hitler. Un film che fa riflettere.