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IL NASTRO BIANCO regia di Michael Haneke

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K.S.T.D.E.D.     8 / 10  02/11/2009 12:24:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Nastro Bianco rappresenta, a mio avviso, una evoluzione ulteriore del cinema di Haneke. C'è tutto delle precedenti pellicole, ma c'è anche dell'altro. Se in precedenza, infatti, Il regista austriaco focalizzava la propria attenzione su un singolo personaggio o su un nucleo familiare per vivisezionarli e portare a galla debolezze e lati oscuri, questa volta i riflettori vengono puntati su un intero villaggio. Un villaggio in equilibrio su di una sbarra di perbenismo appena sopra quelle zone paludose dell'animo umano in cui si mischiano e confondono violenza, paura e una percentuale bassa ma letale di inconsapevolezza.
Attraverso un b/n gelido ed una regia così ferma da non ammettere cambiamenti di sorta, Haneke fotografa un agghiacciante punto di non ritorno che in quanto tale rifiuta l'intervento di un qualsiasi fattore interno o esterno che possa minare tale malsana stabilità: il maestro dopo aver provato a mettere un piede fuori dalla sbarra suddetta, al fine di far luce sulla spirale di violenza, viene offeso e minacciato. Ci penserà quello stesso microcosmo a giustificare e a far accettare tali dinamiche; tutto, infatti, verrà poi spiegato dai castelli costruiti sulla fuga della levatrice e del dottore: nessuno rifiuta un piatto caldo in una sera gelida.

Un Haneke, quindi, sempre freddo e analitico ma ancor più spietato, se possibile, nell'inquadrare l'animo umano. Se prima il suo cinema dava se non altro la parvenza di delineare focolai di violenza in unico personaggio o nucleo, questa volta, invece, il respiro è ampio, definitivo e la violenza lascia quel retrogusto amaro tipico dell'assenza di speranza.


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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  02/11/2009 12:56:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo Kappaesse, e mi stupisce che i cinemi terroni si siano dimostrati più civili di quelli nordici: pare che a Roma sbuffassero e bestemmiassero tutti...
K.S.T.D.E.D.  02/11/2009 13:24:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie uomo. Comunque, va detto che il cinema che ha proiettato il film, il Kuursal, è l'unico che ricerca pellicole d'autore e la gente lo sa. Quindi in parte il silenzio è dovuto anche a questo, ma solo in parte, dato che quando andai a vedere Inland Empire la gente si alzava e sbuffava tranquillamente.
K.S.T.D.E.D.  05/11/2009 14:03:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahah. Kursaal.
gerardo  05/11/2009 15:06:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah ecco. Allora è l'unico che lo proietta in Puglia.
K.S.T.D.E.D.  05/11/2009 17:10:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sa proprio di si, io ci andai domenica e, stando a quanto dici, la mia è stata, come prevedevo, solo fortuna. Che poi, c'è da dire, la cosa buona del Kursaal, della struttura dello stesso più che altro, è che essendo un teatro le prime file son comunque distanti dallo schermo, e sedendoti lì ti isoli e riesci a non sentire cornacchie e idioti vari.

E comunque, hai preso i volantini della rassegna Sentieri del cinema - Esordi d'autore? Gli ultimi due gioni sono davvero interessanti, in particolare per Lola Darling e Blood Simple, esordi rispettivamente di Spike Lee e dei fratelli Coen.
gerardo  05/11/2009 20:54:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, li ho presi, anche se su fb sono subissato da programmi e presentazioni varie della stessa manifestazione. Penso di andarci, come ogni anno. Per farmi riconoscere mi metterò un parrucchino fucsia e una scritta: I'm G.
K.S.T.D.E.D.  06/11/2009 11:38:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, io sarò quello vestito da santone e che ti avvicinerà dicendo : Tu sei Ahh, ahh.
gerardo  06/11/2009 13:49:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Estiqaatsi... risponderà: Sì.
LEMING  03/11/2009 09:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per quello che può valere, guarda che Roma fa parte della prima categoria, che noi nordici, generalmente definiamo "da Firenze in giù"
Lemming
bulldog  02/11/2009 12:45:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da me chiacchieravano e alcuni son andati via.

Lo sai perchè secondo me accade spesso che il pubblico sia educato e sta in silenzio in pellicole simili?
Perchè siccome vedono 'palma d'oro a cannes' pensano 'non può esser brutto' e lo seguono con attenzione...ma alla fine se facevi come rask che testavi gli applausi chissà in quanti ti avrebbero seguito.

Sottovaluterò il pubblico,ma se non veniva fuori il premio di cannes non avresti ottenuto quella compostezza in sala.
K.S.T.D.E.D.  02/11/2009 13:20:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mh, guarda, secondo me coloro che si alzano e se ne vanno a film del genere non sono persone che si lasciano impressionare da "palma d'ora di cannes" e simili. Se devono alzarsi o sbuffare, fidati che lo fanno ugualmente. Resto fedele alla teoria dell'incontro dei neuroni terroristi ;)
LEMING  02/11/2009 14:02:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque per me dipende molto in quale cinema lo vedi, se è in una sala d'essai, potrà anche non piacere, ma comunque la gente lo vede in silenzio, e non se ne va prima, se vai in un multisala, d.i.o ce ne scampi e liberi, il caos completo e magari anche i fischi finali!, purtroppo questa distinzione bisogna farla perchè oggettivamente è cosi che funziona il cinema in italia, c'è la massa e poi c'è l'elite!
Lemming
VincentVega1  02/11/2009 12:55:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
invece pure dove sono stato io c'è stato un interesse che non mi sarei mai immaginato.
l'età media era 60 anni però, :).
gerardo  05/11/2009 15:04:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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