Rask 10 / 10 31/10/2009 11:14:34 » Rispondi Già storia del cinema. Un micidiale ritratto della Male intrinseco al monossido di carbonio, con tempi e potenza mai visti prima. Ancora più radicale e senza speranza dei Demoni di Dostoevskij, con coro di personaggi abietti, dal pastore ai Bambini, che con rigore vengono presentati con le stesse malattie congenite dei padri, in più vittima di disumana repressione ideologica, che quasi conferisce loro il Diritto al Male. Tranne i più piccoli, piccolissimi, il figlio del medico e il minore del pastore, che guardano alla morte e alla vita (di un uccellino) con stupore, carità, devozione e che stridono come una sirena, come il grido di dolore di un ragazzino ritardato. Un candore essenziale che sarà perso dopo pochi anni, proprio nell'età del 'nastro bianco', la coercizione morale grottesca del titolo. E' un giallo in cui tutti sono colpevoli; uno paesaggio umano così desolante che ricostruire i veri fatti, volutamente adombrati, sembra irrilevante. La brutale, realistica blasfemia di Haneke porta a chiedersi se sia peggiore un medico che umilia l'amante e violenta la figlia, o una bambina di pura forma, che nel suo intimo cova un rancore drammatico e disprezza qualunque forma di vita. La regia di Haneke è statica, geniale, perversa, violentissima. La sua filosofia è ancora peggio. Ha in mente un universo ostile, senza Dio, privo di scopo, ma anche della possibilità di una fiducia illimitata nell'uomo, che è mal concepito, schiacciato dalla percezione della sua natura, e che la peggiora, con la cultura, fino a renderla disfunzionale, che accetti il male senza nemmeno accorgersene. La prima guerra mondiale arriva senza soluzione di continuità, ed è un sollievo.
williamdollace 31/10/2009 18:40:27 » Rispondi ottimo commento. lo vedrò domani. non vedo l'ora.
Jellybelly 02/11/2009 13:41:06 » Rispondi Potresti riflettere sui bambini: auto o etero corrotti? Ovvero, è stato l'ambiente a forgiarne il male o ha semplicemente trovato terreno fertile dove attecchire? Solito discorso, solito dilemma, mille risposte possibili.
Rask 02/11/2009 13:54:13 » Rispondi Già, ma non rompiamo l'idillio. Guarda che è successo con maremare; è impazzito completamente come un lanari dei tempi peggiori, ma meno simpatico.
carriebess 02/11/2009 11:16:32 » Rispondi ottimo commento, esaustivo e completo.
Rask 31/10/2009 11:31:43 » Rispondi Siamo in Germania. I bambini di oggi saranno i nazisti di domani.
bulldog 31/10/2009 11:34:16 » Rispondi Rask parlare di nazismo svilisce l'opera. Qui si parla dell'umanità secondo haneke. Il contesto è irrilevante.
Lot 31/10/2009 13:03:11 » Rispondi Non è sbagliata nè irrilevante la puntualizzazione, quei bambini saranno i 30-40enni che da weimar in poi porteranno l'europa nel baratro.
Mauro Lanari 31/10/2009 14:40:10 » Rispondi Perché, invece prima l'Europa era messa meglio? La fiera delle banalità. Da bulldog.
bulldog 31/10/2009 16:26:46 » Rispondi Ah Lanà non perdo tempo con i filosofi che si lascian traforare e diventan schiavi delle parole. Ho letto quel che scrivi,te sei uno di quelli,stammi alla larga please.
gerardo 31/10/2009 16:46:57 » Rispondi E pensare che delle parole eri schiavo...
Brundle-fly 31/10/2009 16:51:55 » Rispondi Ho sempre "recitato" le preghiere vespertine e del dì di festa, perché Di0 non avrebbe dovuto esaudirmi consegnandomi un Liberatore?
Rask 31/10/2009 13:08:44 » Rispondi Già, però concordo con Bulldog, il respiro è più ampio.
Rask 31/10/2009 11:37:50 » Rispondi Sono d'accordo. Infatti l'ho messo come appendice irrilevante.
bulldog 31/10/2009 11:40:13 » Rispondi Ottimo commento comunque,sei tra gli utenti più lucidi del sito.
Rask 31/10/2009 11:43:04 » Rispondi Anche il tuo. In sala ho lanciato l'applauso per testare la percentuale di spettatori che aveva gradito. 4-5 applausi su 40 persone.
bulldog 31/10/2009 11:45:23 » Rispondi qui in molti han abbandonato la sala,altri chiacchieravano,altri guardavano l'orologio..una quarantina di persone in tutto,ho avuto la sensazione che nessuno abbia gradito.
Rask 31/10/2009 11:48:13 » Rispondi Da me si è riproposto lo schema medico-amante. Un tizio accanto a me fa "ma che ***** de firme è? annamosene". Dopo 5 minuti, alla moglie "aoh, ma nun me senti? ho detto che se ne dovemo annà". La moglie, passiva, si alza. Surreale.
bulldog 31/10/2009 11:53:02 » Rispondi ahah :-))))) io di solito vado già in cinema piccolini con un pubblico 'elitario' che bene o male sa già a cosa va incontro ma ieri non è bastato...
VincentVega1 31/10/2009 11:50:30 » Rispondi cacchio visto che non ho il coraggio di chiedere a nessun mio amico o amica di venire al cinema con me (potrei seriamente compromettere i rapporti) me ne andrò da solo in un minicinema di rimini dove danno solo film d'essai.
sigh
Rask 31/10/2009 11:54:50 » Rispondi E' l'unica. Tra l'altro è un film che non svela completamente i colpevoli, quindi il sala sarà pieno di "ma non ce posso crede".
Rask 31/10/2009 12:33:41 » Rispondi Mauro Lanari ha scritto: "Ho letto il tuo commento: ancora e sempre omeopatia. Il male NON si cura col suo simile, enunciandolo e denunciandolo. Non funziona né in psicologia né in fisiologia né in filosofia né in religione. Se al "fac bonum" s'aggiunge pure il "vita malum", l'attenzione e il desiderio si concentreranno esclusivamente sull'interdetto, su quanto tabuizzato per infrangerlo. Perciò se nessuno sa proporre alcunché come pars construens, stia zitto, s'ammutolisca, taccia. Grazie."
Haneke non mi sembra voglia curare il male. Lo usa come pretesto riflessivo e onnicomprensivo, per produrre arte, in ultima analisi. Che nel suo paradigma sarà una boccata d'aria prima di reimmergersi. Come al solito per te, o soluzioni finali, o niente.
Mauro Lanari 31/10/2009 14:42:14 » Rispondi Peccato che russi e yankees l'abbiano arrestato, quel tipo di soluzione finale.