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IL NASTRO BIANCO regia di Michael Haneke

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bulldog     9½ / 10  31/10/2009 09:39:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Innanzitutto mi complimento con JellyBelly perchè il suo commento a questo film ne racchiude davvero l'essenza.
Il Nastro Bianco è un pugno nello stomaco.

Haneke ha la stessa visione pessimistica del quotidiano di Fassbinder a cui unisce una profondità di analisi dei rapporti tra esseri umani di Bergman.
Si non si esagero ad accostare Michael allo svedese.
Questo è il suo film più completo e più amaro in assoluto,a pari livello con quel capolavoro che è La Pianista.
Le inquadrature fisse hanekiane sono più disturbanti che mai,il film scorre lentissimo dando un senso di oppressione e claustrofobia.

Gli scatti d'ira dei personaggi spaventano per la loro imprevedibilità e violenza sia fisica che verbale,nessun soggetto è positivo,tutti invischiati in un ingranaggio di modelli comportamentali che appiattiscono,distruggono l'io più profondo facendone uscire solamente le scorie.

Davvero perfetto nella sua parte Burghart Klaußner,già apprezzato in Requiem e The Edukators.

Attenzione,non è un film per tutti,ieri all'anterprima,su una quarantina di persone in sala parecchi hanno abbandonato,quasi tutti son rimasti delusi e con l'amaro in bocca.
E' indigesto e molto ostico.
Lunga vita ad Haneke.
Flavietta2  01/11/2009 16:49:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento.
Rask  31/10/2009 11:44:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io accosterei lo svedese a Michael.
bulldog  31/10/2009 11:47:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ho voluto osare..
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  02/11/2009 12:43:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perfettamente d'accordo. Avevo un po' paura del momento in cui questo capolavoro sarebbe uscito al cinema (Jelly Vs. la consecutio - da dicembre al cinema), ma l'ondata di entusiasmo mi riscalda il cuore. Io questo film l'ho amato alla follia, mi ha destabilizzato, disturbato e messo a disagio come non mi capitava...Dall'ultimo film di Haneke. "Il nastro bianco", però, rispetto ad altri capolavori come "La pianista", "Funny games" o "Cachet" è più compatto, più deciso nella rappresentazione del male, più amaro e più disperato. Non so, mi ha completamente annichilito, senza peraltro farmi pesare le 3 ore di durata.
Certo che se uno se lo va a vedere aspettandosi "10 piccoli indiani" è completamente fuori strada.
carriebess  02/11/2009 11:19:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento :-)
diretto e completo.