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IL NASTRO BIANCO regia di Michael Haneke

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Satyr     8½ / 10  09/06/2009 16:05:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pur essendo un prodotto radicalmente diverso dal resto della filmografia di Haneke, il male è sempre al centro della sua idea cinematografica: un male questa volta visto da un'angolazione corale senza ricorrere all'ennesimo microcosmo domestico raccontato in capolavori come Funny Games, La Pianista o Chachè.

Girato in uno strepitoso bianco e nero, Il Nastro Bianco è una visione che cresce lentamente sotto pelle: messa in scena statica e geometrica priva di qualsiasi commento musicale (neanche sui credits iniziali o sui titoli di coda) lunghi piani sequenza e una tensione costante capace di colpire nella maggior parte dei dialoghi, alcuni dotati - come spesso accade nel cinema di Haneke - di una forza emotiva devastante.

Ambientato in un villaggio tedesco ai tempi della prima guerra mondiale, la pellicola racconta di una tranquilla comunità "sconvolta" da una serie di strani eventi: non è un thriller, chiariamolo subito, il filo conduttore della storia richiama fin da subito il tema della provincia popolata da invidie, segreti e ostilità...azioni che ricadono inevitabilmente sull'educazione dei bambini immersi nella Germania protestante di inizio secolo.
In tutto questo la violenza tipica del cinema del regista Austriaco arriva in maniera meno diretta, se vogliamo meno forzata rispetto i lavori precedenti, ma ripensandoci a mente fredda questo forse è uno dei primi pregi del film...duro, realistico e chiaro fin dalle prime immagini.

Tecnicamente poi è un lavoro meraviglioso, girato in una splendido bianco e nero ricco di sequenze semplicemente memorabili. Il tutto è arricchito da un cast perfetto - soprattutto i bambini - con una serie di caratteri sviscerati in maniera chirurgica.

Rimane una visione impegnativa, non facile da digerire, il classico film da festival che in sala incasserà due euro rimanendo in cartellone non più di due giorni....ma è anche un pezzo di grande cinema, di quelli che più ci ripensi più la stima verso di esso cresce, giorno dopo giorno.