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CARNE regia di Gaspar Noč

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  13/03/2014 10:33:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mediometraggio dell'estroso Gaspar Noé, noto soprattutto per la scena dello stupro alla Bellucci in "Irreversible" ma in realtà autore di grande spessore e di ostica catalogazione. In "Carne" racconta in modo apparentemente lineare l'oscurità e l'oscenità della vita, attraverso un'esistenza malinconica e disperata. Una quotidianità atipica, con la contenuta follia del protagonista ad ergersi inquietante in mezzo ad ambienti per lo più modesti, spesso degradati.
Il macellaio abbandonato dalla moglie con figlia a carico è l'eccellente Philippe Nahon; si ritrova a dover mandare avanti la baracca mentre disossa e affetta carne rigorosamente di cavallo (considerata di bassa qualità in Francia, forse a indicare una classe sociale non certo abbiente). La figliola cresce e si fa adolescente, nel frattempo mostra un disagio comunicativo forse dovuto a uno stato mentale disturbato. Il suo corpo ben tornito però è una chiara tentazione per il padre, il quale reprime l'istinto carnale non senza difficoltà. Un istinto che muta in rabbia repressa, pronta a scatenarsi alla prima occasione.
Si staglia un muro di solitudine in cui il macellaio si rifugia. Isolato quando lavora o è in casa, introverso e asociale quando si reca al bar per un caffè. Incapace di relazionarsi, come si evince dalla liaison con la burrosa bionda, occasione di ripartenza che non riesce ad accogliere nella sua interezza.
Attenzione ad alcune scene. Se "Cannibal Holocaust" vi ha disgustato/irritato allora è meglio che evitiate.
E ora sotto con "Seul contre tous" di cui questo lavoro è una sorta di premessa.