-Uskebasi- 7½ / 10 17/05/2011 16:03:55 » Rispondi Cassavetes è evidente che voglia realizzare film toccanti sfruttando tutto il possibile, dalle storie che raccontano amori immensi, alle musiche, alle immagini rallentate, alle frasi strappalacrime, fino ai fotoricordi, ed è appunto abbastanza evidente tutto questo. C'è da dire però, considerando questo e John Q (gli unici film suoi che ho visto), che ci riesce. Più che sulla malattia e sulle conseguenze che porta alla famiglia, direi che è un film sull'amore. Quello cieco e incondizionato della madre (forse la miglior Cameron Diaz vista finora), quello puro e potente tra fratelli e sorelle, e quello silenzioso e sottovalutato del padre che è senza dubbio il mio personaggio preferito del film. Ce n'è talmente tanto che quasi sembra impossibile e poco credibile in alcuni passi, ma per fortuna è realtà ed esisteranno sempre da qualche parte rapporti così.
-Mamma, ti ricordi quell'estate quando sono stata in campeggio e avevo il terrore che mi sareste mancati? -Si. -Prima di salire sull'autobus mi dicesti di mettermi sul lato sinistro vicino al finestrino, così mi sarei potuta voltare e guardarvi. Ho lo stesso posto ora...