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CROSSING OVER regia di Wayne Kramer

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  20/10/2009 14:42:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storie di immigrazione che si intrecciano a Los Angeles (e territori limitrofi) in questo film interessante anche se a tratti poco bilanciato.
“Crossing Over” è un affresco corale sulle traversie che deve affrontare chi vuole entrare negli U.s.a. in maniera legittima,ambendo alla tanto agognata Green Card,simbolo del sogno americano per la quale si è disposti a tutto.
I molti personaggi danno vita a numerose storie che finiscono con il disegnare una trama non sempre eterogenea,alcuni segmenti infatti risultano molto riusciti ed inducono la riflessione su un argomento di stretta attualità,in altre circostanze l’approccio retorico e didascalico affonda nella banalità il lavoro di Wayne Kramer.Al regista però non si può contestare la mancanza di passione,il coinvolgimento personale(è sudafricano naturalizzato),la voglia di parlare di temi scomodi,queste qualità non fanno difetto all’operato dell’autore, il quale ha il solo torto di percorrere in alcune occasioni sentieri fin troppo elementari e per nulla tortuosi,non riuscendo a riportare la complessità di ogni situazione,affidandosi così ad escamotage facilitanti e gratuitamente lacrimevoli.
A legare tutte queste storie tre personaggi indigeni,ossia Harrison Ford,integerrimo agente dell’Ice(Immigration Custmos Enforcement),l’avvocato degli immigrati Ashley Judd e lo sgradevole Ray Lotta ,nel ruolo di un ufficiale dell’immigrazione che finisce con il ricattare sessualmente una giovane australiana.
Forse il voler dare una conclusione molto esplicativa ad ogni vicenda non era necessario,allunga il brodo senza aggiungere molto scadendo in soluzioni narrative un po’ di maniera.Comunque non un brutto film,i momenti pregevoli non mancano.