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SEGRETI DI FAMIGLIA regia di Francis Ford Coppola

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  19/04/2010 15:02:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra le ombre di uno splendido bianco e nero sono occultati segreti dai quali il protagonista Tetro,un ottimo Vincent Gallo,è fuggito,prima sprofondando nel baratro della pazzia, poi rinnegando con la fuga a Buenos Aires l’esistenza di una famiglia .Più precisamente di un padre-padrone,musicista di successo ma anche genitore per il quale l’astio dell’esule figlio verrà giustificato con lo sviluppo della storia.
Non solo rapporti famigliari conflittuali o sfide con se stessi per rivaleggiare al fine di sovrastare il nome di un genitore disprezzato,ma anche il dramma della perdita,un incidente che si porta via il punto di riferimento della propria vita e con esso rapporti precari,in equilibrio effimero,destinati a precipitare nel vuoto senza possibilità di arresto,fomentati da un senso di colpa che serve da espiazione alla propria presunta mancanza ,più verosimilmente solo una tragica fatalità determinatrice della funesta circostanza.
Per estetica e contenuti Coppola conferma il suo definitivo distacco dal commerciale cordone ombelicale di Hollywood,si affida ad un approccio d’essai per raccontare una storia che di autobiografico ha molto,affascina a più riprese grazie ad un indubbio gusto estetico,a dir poco esemplare nei flashback e flashforward ,unica licenza colorata alle luci e le ombre di un presente che riporta a galla dolori riemersi con l’apparizione di un fratello minore,desideroso di comprendere il disfacimento famigliare di cui è stato muto testimone.
Coppola sa dove andare a parare ma gira circospetto in circolo,finendo con l’annoiare oltremodo e divagando in particolari francamente evitabili;pretestuoso il finale,ove il confronto,seppur a distanza tra padre e figlio ha luogo,con tanto di polemicuccia nei confronti della mecca del cinema tutta rituali ,premi,apparenze e lustrini.Convince ma con riserva,non gode affatto di un’agilità narrativa che ne avrebbe elevato il livello qualitativo,Coppola si inceppa più volte in considerazioni emotive o meccanismi famigliari sviluppati senza il giusto autocontrollo,il forte coinvolgimento personale pesa infatti a sfavore del regista,impaurito,prolisso e costretto nel cercare la catarsi mediante una rappresentazione che con grande fatica avvicina,tange ed esorcizza i punti salienti più critici.